Salernitana. La Lega Serie B omaggia l’ex granata Marco Di Vaio

Per la sua rubrica Bmagazine oggi la Lega Serie B ha voluto omaggiare e ricordare uno degli attaccanti piú prolifici e piacevolmente ricordati dal tifo italiano e non solo: Marco Di Vaio.

L’attaccante romano, classe 1976, è cresciuto nelle giovanili della Lazio, la stessa che nella stagione 1997-1998 decise di venderlo a titolo definitivo alla Salernitana (allora in Serie B) per la cifra record di 5 miliardi di lire. Da lí in poi Marco Di Vaio ha segnato a raffica in ogni squadra, regalando gemme e capolavori fino a giungere alla maturitá con la maglia del Bologna. Ma tutto ha avuto inizio nelle stagioni 2007-2009, quando, con la casacca della Salernitana, realizzò 33 reti in 69 presenze portando, nella prima annata, l’ippocampo ad una straordinaria promozione in Serie A mettendo a segno ben 21 reti, aggiudicandosi il titolo di capocannoniere della categoria.

La stagione seguente, in massima serie, Marco Di Vaio provò a salvare la squadra, ma la sfortuna volle i granata retrocedere.

Nella stagione seguente, 2008-2009 la Salernitana retrocede e Di Vaio segna 12 gol.

Dopo Salerno, il bomber viene prelevato dal Parma, poi la Juventus e il calcio estero fino a farsi ammirare dalle parti dello stadio Dall’Ara di Bologna per poi terminare la stagione al Montreal Impact in Canada. Oggi l’ex bomber è il club manager del Bologna.

Ma è stata la Salernitana a lanciarlo nel grande calcio. Tutti i cuori salernitani ricordano quando il classe ’76 siglò una pesantissima doppietta ventidue anni fa allo stadio “Pier Luigi Penzo” di Venezia, che valse il sorpasso ai lagunari in classifica e diede inizio alla fantastica cavalcata del cavalluccio verso la Serie A.

E di quel giorno l’ex attaccante ha un gran bel ricordo e con grande piacere ne ha parlato in una intervista rilasciata un po’ di tempo fa al portale Salernitananews: “Fu una grande giornata per noi, giocammo una grande partita, sorpassammo il Venezia e da lì non ci fermammo più. Ero in gran fiducia e feci un grandissimo gol. Giocavamo un calcio divertente, era un piacere giocare in quella squadra che aveva grandi giocatori. Anche in Serie A facemmo bene, ma retrocedemmo immeritatamente”.