Un guizzo di Tello decide lo scontro salvezza, il Benevento batte il Brescia e lo inguaia

La Strega ha dimenticato come volare, scacciata via dalla sua  scopa che gradualmente perde sempre più quota, 2 allenatori più tardi però sono chiare le intenzioni: riprendere quota e tornare ad incantare. La Leonessa ha dimenticato la sua indole, da cacciatrice affamata e divenuta preda prelibata per le altre, 3 capitoli in una stagione per tornare a mordere come un tempo. Nella giornata del vivido ricordo di un campione di vita e di sport, il numero 7 in eterno Carmelo Imbriani, si gioca nella sua memoria e nella fondamentale chanche di riprendere punti salvezza. Prima volta allo stadio Vigorito da allenatore di casa per Roberto Stellone, perde 6 pezzi per strada ma  ritrova Letizia che però parte dalla panchina. Tridente atipico in avanti con Tello e Improta ai lati di La Gumina, corsa e fantasia per il tecnico Ciociaro. Seconda assoluta anche per Possanzini che boccia Lezzerini e sceglie Andrenacci tra i pali, Bisoli affianca Van De Looi in mediana in una insolita posizione per favorire la corsa di Galazzi in tre quarti.  Dirige la sfida Manganiello di Pinerolo, 11esima direzione stagionale, la sesta in cadetteria.

La partita- Lunga fase di studio per le due squadre, il primo tiro in porta lo crea il Brescia appena dopo il decimo con Van De Looi dalla lunga distanza, palla a lato di poco. Prova a creare con coraggio il Benevento, Brescia che si chiude assolutamente bene e padroni di casa che trovano difficoltà ad alzare i ritmi, costretti sistematicamente a ricominciare. Squadra di Stellone che continua a tenere campo e possesso, in difficoltà la squadra ospite che però riesce a singhiozzi ad arginare gli out esterni alzando il fuorigioco. La seconda conclusione di 30 minuti di dubbia emozione la crea Viviani, ex della sfida e conclusione da ottima posizione, para a terra l’attento Andrenacci. Sembra decollare la sfida, un minuto più tardi cross di Galazzi per la testa di Ayè, non di certa la migliore specialità della punta francese, palla a lato. Scorre via la prima frazione di gioco senza ulteriori patemi ed emozioni, al riposo si va sullo 0-0.

A rientro in campo Stellone sorprende il Vigorito, fuori Paleari a sorpresa e dentro il numero 12 Manfredini. Cambio a sorpresa per i padroni di casa, presumibilmente per scopi tattici. Alla prima emozione della ripresa il Benevento la sblocca, percussione laterale di Improta per l’altro esterno in campo Tello, gittata in diagonale stretto al palo lungo per il colombiano che batte Andrenacci e sblocca la gara. Per lo scuola Evingado e Juventus sono 4 i centri stagionali, uno dei migliori dei suoi. Ancora Benevento, ancora Tello e ancora su suggerimento di Improta, avvolge l’azione Viviani che allarga per l’esterno di Pozzuoli per la testa di Tello, palla alta di un niente. La reazione dei lombardi la crea Ndoj, recupero palla su Viviani in uscita e bordata immediata, Manfredini sorpreso e graziato, il numero 12 dice grazie al palo sulla quale va a sbattere la conclusione di Ndoj stesso. Deve sporcarsi i guanti Manfredini, fa tutto benissimo Ayè che punta la difesa di casa e ci prova dai 20 metri, blocca Manfredini in scioltezza.

Non succede nulla più, il Benevento trova tre punti liberatori e fondamentali, esce dalla zona retrocessione dove cala a picco il Brescia. Basta la rete di Tello per regalare i primi tre punti della gestione Stellone, torna a respirare il Benevento seppur ancora in zona playout, annaspa il Brescia che crolla in zona rossa.

 

Benevento (4-2-3-1): Paleari (1’st Manfredini); El Kaouakibi, Veseli, Tosca, Foulon (18’st Letizia); Karic, Viviani (30’st Kubica); Acampora (25’st Koutsoupias); Tello, Improta; La Gumina (25’st Simy). A disp.: Lucatelli, Jureskin, Schiattarella, Leverbe, Perlingieri, Pastina. All.: Stellone

Brescia (4-3-2-1): Andrenacci; Karacic (37′ Jallow), Adorni, Papetti, Huard; Bisoli, Van de Looi (37’st Labojko), Bjorkengren (13’st Bianchi); Galazzi (29’st Olzer), Ndoj, Ayé. A disp.: Lezzerini, Niemeijer, Coeff, Listkowski, Pace, Scavone. All.: Possanzini

Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Di Gioia e Di Giacinto. Quarto ufficiale: Pezzopane. VAR: Pezzuto e Miele

Ammoniti: Koustupias,El Kouabiki,Letizia,Kubica.