Sarnese in D, Farina ed Evacuo in coro: “Vincere è sempre bello, grazie al presidente Pappacena”

Conquistata la promozione in Serie D, in casa Sarnese è grande festa. Per raccontare le emozioni di questo successo, abbiamo sentito in esclusiva direttamente dal terreno di gioco del “Renzulli” mister Francesco Farina e il capitano Davide Evacuo. Queste le parole del tecnico: “Vincere nella tua terra è sempre bello, basti pensare che il primo campionato l’ho vinto nel 1999 a Marcianise. Siamo soddisfatti di questa promozione, che dedico alla tifoseria di Sarno, al presidente Pappacena e alla mia famiglia, perché tutti facciamo grandissimi sacrifici. Voglio fare un plauso al direttore Giorgione, che mi ha dato la possibilità di arrivare qua e a i giocatori che si sono adattati sin dall’inizio al mio modo di fare e si sono dimostrati sempre un gruppo competitivo, di tutti titolari. Il momento di svolta? La vittoria della Coppa Italia è stata già un bel momento, anche contro il Costa d’Amalfi una vittoria importante, ma il nostro vantaggio è stato sempre importante”.

Così, invece, il bomber granata: “Quando si vince è sempre bello, a qualsiasi età. In estate poteva sembrare un campionato scontato, ma non dimentichiamo che la squadra è stata costruita in venti giorni. Il più grande merito va al presidente che non ci ha mai fatto mancare niente, poi il direttore Picarone che ha costruito una squadra competitiva. Complimenti agli allenatori, che hanno dato tutti un grande contributo e ovviamente grande merito alla squadra che ha dato il massimo nonostante i cambi di allenatori portano sempre dei cambiamenti. Abbiamo sempre mantenuto grande equilibrio, con i piu esperti che hanno dato l’esempio e tutti hanno pensato sempre al noi e mai all’io. Questa vittoria la dedico alla famiglia Pappacena per i sacrifici e la serietà mostrata sin dal primo giorno, perché hanno mangenuto tutto quello che hanno promesso, la dedico a Carmelo e a sua moglie, al direttore Picarone che mi ha voluto fortemente a Sarno e ovviamente alla mia famiglia, perché è loro che danno quell’equilibrio e quella serenità che serve ad un calciatore”.