Altri due punti gettati al vento. Il Napoli non è ancora guarito, si porta dietro quel ‚Äòpiccolo male’ che può ‚Äì fino alla fine ‚Äì mettere a repentaglio la zona Champions. Gli azzurri sprecano l’ennesima chance di allungo sulla Fiorentina, fermata sul pari anch’essa in quel di Parma, mantenendo inalterato il vantaggio di ‚Äòsoli’ sei punti sui viola. Primo tempo sontuoso in cui è mancato soltanto il colpo del ko. Nella ripresa invece l’altra faccia della medaglia: col passare dei minuti la paura prende il sopravvento, il Napoli arretra il suo raggio d’azione e proprio quando crede di avere ormai i tre punti in tasca arriva la ‚Äòfrustata’ dell’ex, Emanuele Calaiò, da ieri, ufficialmente, specialista anche sui calci piazzati. Anche la dea bendata vuole la sua parte, la colpa però ‚Äì sia chiaro ‚Äì è tutta degli azzurri.
Angeli
1) Dries MERTENS – Quando accelera il Napoli accende la luce. Entusiasmanti le sue fiammate nel primo tempo, una scheggia impazzita alla quale il Genoa non sa porre rimedio. Peccato non riesca mai – giochi di centimetri – a trovare la porta. È diventato imprescindibile, contro lo Swansea spazio alla sua fantasia per sfondare il muro gallese.
2) Federico FERNANDEZ ‚Äì Di gran lunga la migliore prestazione, in assoluto, da quando veste l’azzurro. Salva un gol sulla linea, limita gli spazi a Gilardino, sempre pulito e preciso nelle uscite palla al piede. De Laurentiis ha avuto pazienza, Benitez gli ha dato fiducia ed entrambi, alla fine, hanno avuto ragione: il Napoli ha trovato un altro pilastro difensivo.
3) Gonzalo HIGUAIN ‚Äì I numeri non mentono mai: una sola occasione chiara, nitida, un pallone spedito nel sacco. E che gol del Pipita: una prelibatezza, un tocco soffice ‚Äì beffardo ‚Äì da stropicciare gli occhi. L’argentino è un fuoriclasse, peccato la sua gemma non sia valsa i tre punti.
Demoni
1) Raul ALBIOL ‚Äì Lo spagnolo, dopo Bologna, stecca la sua seconda gara in azzurro. Manca la sicurezza dei giorni migliori, forse i postumi influenzali hanno tirato un brutto scherzo al centrale ex Real Madrid. Il gigante iberico però ci ha abituati a pronte riprese, e gioved√¨ arriva lo Swansea‚Ķ
2) Rafa BENITEZ ‚Äì Lo aveva detto negli spogliatoi: Non è finita. Un sortilegio, una maledizione. Forse però lo spagnolo ci mette pure del suo. Il Napoli nella ripresa non c’è, è ostaggio delle sue paure, sbanda pericolosamente in contropiede. Serve più equilibrio, i cambi sono d’obbligo ma arrivano tardi e non hanno un fine. Perch√© non irrobustire il centrocampo? Perch√© Insigne al posto di Hamsik? Perch√© non Dzemaili? Questioni irrisolte.
3) Anthony REVEILLERE – A destra, la sua corsia naturale, gioca meglio ma riesce comunque a non incidere. Nella ripresa offre un corridoio pericolosissimo a Sculli, soffrendo le sortite di un calciatore ormai da tempo indirizzato sul viale del tramonto.
Francesco Auricchio