Il quinto giorno di ritiro a Dimaro del Napoli si chiude con l’International Forum al teatro comunale di Dimaro, in compagnia della giornalista del The Times, Rory Smith, e dei calciatori azzurri Andrea Dossena e Valon Behrami. Tema del confronto: La stampa inglese sul calcio italiano e il Napoli.
Ad aprire il dibattito è proprio Rory Smith: “Anche se il Napoli non ha i titoli della Juventus ha tanto prestigio in Inghilterra ed è una squadra molto rispettata”.
Tocca poi a Dossena parlare della sua esperienza inglese, negli anni vissuti a Liverpool: “Il calcio va a periodi, l’Inghilterra ha avuto un periodo con tante tragedie, le esclusioni dall’Europa, ora invece sembra impossibile da fermare. C’è un presidente come Abramovich, e tutte le più grandi squadre sono gestite da società estere. Nonostante questa potenza economica loro ci invidiano i risultati con la nazionale ad esempio in cui siamo sempre competitivi”.
Gli fa eco Behrami, in Inghilterra tra le fila del West Ham: “Ho vissuta l’esperienza con Zola. Quindi ho visto questa differenza tra due mentalità completamente diverse. Ammiro la Premier soprattutto per la libertà dei giocatori, molti di aprono tantissimo con la stampa. Anche a livello giovanile la situazione è diversa, si può andare a fare un prestito di due mesi, per giovani ma anche per chi ha infortuni e deve recuperare”.
Riprende la parola Andrea Dossena, parlando dell’evoluzione dei settori giovanili: “A livello giovanile qualcosa è cambiato, se guardiamo anche i risultati della nazionale italiana under 21. Noi dobbiamo migliorare su come ci vendiamo all’estero, a partire dagli stadi che ti danno più risorse che poi puoi investire. Vediamo anche l’esempio della Bundesliga”.
Già, gli stadi. Altro concetto completamente diverso tra il calcio italiano e quello europeo: “C’è stata la espressione della polizia, anche per insulti c’è l’allontanamento. Il calcio ora è molto borghese, attira famiglie e persone con comportamenti diversi. Sono stato però al San Paolo e li l’entusiasmo ti spinge come un’onda, in Inghilterra avviene di meno”.
Altra differenza quella legata alla popolarità: “Hanno un’altra cultura. Magari ti vedono, parlano di te ma senza crearti un disagio. Hanno raggiunto un alto livello di civiltà, in alcune strade i tifosi non possono uscire dai locali con la birra, perch√© si fanno rispettare le regole. A Napoli mi trovo benissimo, non mi è mai pesato un abbraccio o un autografo ma per altri compagni più famosi forse è più difficile”.
Tocca poi a Behrami affrontare lo stessa tema: “A Londra anche compagni molto più famosi di squadre più famose avevano tranquillità, però mi mancava quel affetto e quel sentirmi giocatore. Prima della partita aspettavo la mia famiglia per i biglietti all’ingresso della tribuna senza che nessuno mi fermasse. In Italia però potremmo fare qualcosa per i tifosi”.
Oltremanica le pressioni maggiori vengono dalla stampa, come confermato dalla giornalista Rory Smith: “In Inghilterra la pressione è più per la stampa che cerca i personaggi, il pettegolezzo, in Italia si parla di tattica su tutti i giornali, per questo l’Inghilterra non vince mai la coppa del mondo”.
Piccola parentesi legata alla tattica. Behrami svela le sue intenzioni sull’ipotesi cambio di ruolo: “A 28 anni sono reduce dalle mie migliori stagioni ed in questo momento non mi sembra il massimo cambiare ruolo. Ho parlato col mister, abbiamo provato qualcosa ma ci siamo capiti”.
Futuro incerto per Dossena che, nonostante ciò, ha garantito massimo impegno a Benitez: “Ho parlato col mister, gli ho detto che ha la mia disponibilità totale per giocare un minuto o tutte le partite. Se il mister mi vuole sarò con lui fino alla fine”.
Arriva a teatro anche De Laurentiis che viene accolto dal boato dei tifosi. Subito raffica di mercato, prima domanda legata alla trattativa per Higuain: “Ma perch√© accelerate su Higuain e frenate su Damiao? Sul giocatore c’è il Chelsea che ha offerto cifre blu ed anche l’Arsenal. Ma bisogna tenere conto anche dell’allenatore che ha visto caratteristiche importanti in Damiao. Noi siamo sul mercato tutto l’anno, siamo sempre pronti per comprare, ma dopo le ultime esperienze cerchiamo giocatori da far giocare. Non siamo l’Udinese che fa trading”.
Da Higuain a Zuniga: Gli abbiamo offerto un rinnovo, ma ha un agente che crede di essere un genio del calcio mondiale. Tre anni fa ho fatto una proposta, poi due anni fa un’altra ed ora con i soldi risparmiati dico che comprerò uno più forte. Io lo amo tantissimo, vorrei averlo con noi ma non capisco perch√© molti diventino preda dei propri agenti”.
Strada sbarrata per Gonalons: L’abbiamo sostituto con un giocatore che può giocare. Abbiamo elementi che sono più che collaudati per il gioco di Benitez. Abbiamo preso anche un giocatore che può giocare sia in difesa che a centrocampo. Io seguo le sue direttive perch√© poi se non gli prendo dei giocatori lui in un certo momento potrà dire che non ho soddisfatto le sue richieste”.
Meno di 24 ore per sciogliere anche il nodo portiere: Domani sera avrete novità. La situazione è in divenire”.
Una battuta anche sulle dichiarazioni di Cavani che ha definito il Psg un top club e sulla crescita esponenziale del club: “Ne abbiamo fatta noi di strada in pochissimo tempo, siamo passati da essere fuori dai primi cinquecento club al diciottesimo posto nel ranking. Ne abbiamo superate di difficoltà. In B e C nessuno voleva venire da noi e Paolo Cannavaro è stato uno dei pochi. Di Natale per anni ho provato a prenderlo ma la moglie neanche in vacanza viene a Napoli”.
De Laurentiis ed il progetto in corso d’opera su un secondo club da acquistare nel Regno Unito: “Ho studiato il Crystal Palace, mi hanno detto che è una zona povera, con stadio piccolo, e mi hanno sconsigliato, ma se avessi seguito il mio intuito avrei preso un club che ora è in Premier con 20 milioni, ed adesso ci sarebbe un valore di 150 milioni”.