Una giornata particolare per la Federnuoto, per il D4 di Melbourne 2022. La staffetta 4×50 non viene disputata dalla staffetta azzurra, mentre Ceccon si porta sul tetto del mondo nei 100 misti.
Al quarto giorno di Melbourne 2022, una medaglia d’oro per l’Italia del nuoto, grazie ad un grande Thomas Ceccon che combatte bracciata su bracciata nella 100 misti individuali con Acedevo. Bronzo in rimonta per la staffetta 4×200 maschile, mentre si registrano due forfait per gli azzurri. Intanto il computo delle medaglie sale a 9, raggiunta dal Canada. Dominano USA con 24 e Australia con 20.
Le eliminatorie e le semifinali: forfait Italia
Lo aveva denunciato nei giorni scorsi Benedetta Pilato ai microfoni della Rai in seguito ad una prestazione non alla sua altezza, nonostante l’ammissione di una forma non eccellente, ancora una volta ad inizio stagione agonistica. Le condizioni di nuoto non sono ottimali per i nuotatori, che sembrano sul filo dell’ammalarsi. “Tutti con la tosse, fa freddo” – sono state le dichiarazioni della ranista tarantina. Ed infatti arriva un forfait da parte della staffetta azzurra nei 4x5t0 stile libero misti.
Il quartetto non arriva al blocco di partenza, in cui vince la Francia con un nuovo record mondiale di 1:27.33. Segue la padrona di casa Australia con un nuovo record continentale per l’1:28.03. Bronzo per l’Olanda.
Secondo forfait di giornata per l’Italia con Silvia Di Pietro che deve rinunciare alla 50 stile libero femminile a causa di una condizione di salute non ottimale. Assieme a lei altre quattro rinunce sui blocchi di partenza. Nella semifinale miglior tempo per la Polonia con Wasick.
Per quel che riguarda la 50 stile libero maschile, scendono in gara Alessandro Miressi e Leonardo Deplano, entrambi non amanti della corta distanza. Buoni i crono in qualificazione, mentre non riescono ad agguantare la finale. Migliorano loro stessi a livello di tempo, ma ancora troppo lenti per Crooks, Chalmers, Proud e Szabo, i quattro migliori in classifica generale.
Nei 100 misti femminili c’è Costanza Cocconcelli, che nonostante una buona qualificazione con quinto crono non raggiunge la finale, conquistando solo il decimo posto in classifica generale.
Le finali: Ceccon sul tetto del mondo, la staffetta riprende la Corea
Buona staffetta 4×200 maschili di stile libero, in cui l’Italia se la gioca senza particolari pretese. Minimo obiettivo migliorarsi, massimo obiettivo un podio. E all’uscita dall’acqua, il quartetto composto da Thomas Ceccon, Matteo Ciampi, Paolo Conte-Bonin e Alberto Razzetti, conquistano la medaglia di bronzo. Una gara in salita, con Ciampi che parte tenendosi la seconda di parte di gara per lo sprint, così è dal settimo al quarto posto.
Riprende Ceccon che si tiene sull’1:42.61 nella frazione completa, non riuscendo a tenere la posizione, ma quanto meno restando in scia. Tattica sbagliata, fatiche o condizione non eccezionale, non è dato saperlo, anche perchè il dorsista di Schio arrivava galvanizzato dall’oro nella 100 misti individuali. Accorcia Razzetti, riuscendo a chiudere i suoi 200 al quinto posto, ma è Conte-Bonin che riesce a mangiare qualche centesimo e qualche posizione. Complice una Corea partita forte, ma che ha schierato il meno veloce in ultima frazione.
L’esordiente italiano, dunque, con la frazione più veloce dei quattro trova una medaglia, quella del terzo posto. Davanti a lui un USA da record mondiale e l’Australia da record continentale.
Nei 50 dorso maschili Lorenzo Mora riesce a conquistare la semifinale, dietro a un irrefrenabile Isaac Allan Cooper che conquista il nuovo record continentale e Junior. Quinto tempo in ex-equo per l’italiano con 22.90 come Dylan Carter. In finale solo una medaglia di legno per l’azzurro, in una gara tutta particolare. Infatti al primo avvio si ferma tutto per un errore tecnico, con alcuni nuotatori che son partiti e hanno concluso la gara. Tra questi proprio Cooper che aveva siglato nuovamente il record Junior.
Altri, invece, come lo stesso Mora si son fermati. Alla ripresa, dunque, Cooper non riesce a ripetersi e va a prendere una medaglia di argento. Primo Murphy, Mora si tiene sul filo del podio, ma tra un ritorno in cui strappa l’acqua e un arrivo troppo lungo, arriva la delusione per soli 7 centesimi. Il polacco Stokowski conquista il terzo posto e la medaglia di bronzo.
Nella maschile dei 100 misti individuali, invece, ci pensa Thomas Ceccon a portare avanti il nome del tricolore. Quinto tempo in semifinale a soli 20 centesimi dal primo posto. In finale una gara maiuscola per il campione del mondo ed europeo nel dorso. Si tiene sulla scia dei primi con la prima frazione in farfalla, riuscendo nel dorso a staccare e conquistare la prima posizione. Denti stretti nella rana, terza frazione, non congeniale a lui, ma in cui riesce comunque a tenersi davanti a tutti. Vola, poi con lo stile libero andando a prendere una medaglia d’oro a danno di Acevedo e Knox. Il recordboy Casas solo quarto.

Thomas Ceccon
Gli highlights della quarta giornata
Detto in apertura, gli Stati Uniti si prendono un ottimo primo posto, ma anche un grande record del mondo grazie all’1:27.33. Ma la nazionale a stelle e strisce bissa nell’ultima finale di giornata, la staffetta 4×200 maschile di stile libero, in cui hanno stracciato il record precedente e hanno frantumato il record brasiliano di 6:46.81, con un 6:44.12. Per l’Australia ancora un nuovo record continentale sia nella 4×50 misti, sia nella 4×200.

Staffetta USA 4×200
Nei 200 rana nessuna italiana in gara e States che ancora si impongono con Lily King e Kate Douglas che conquista il record del campionato. Al terzo posto l’olandese Schouten in una competizione in cui comunque allo starter delle qualificazioni mancavano sei nuotatrici. Stessa categoria per altre assenze azzurre, la 200 rana maschile, in cui la qualificazione vede un podio quasi totalmente nipponico. Seto e Watanabe primo e terzo e poi Fink al secondo posto.
Per la finale Seto si conferma al primo posto con record continentale, segue Fink con l’argento e il tempo record per l’America, terzo posto per Qin.
Con l’assenza di Simona Quadarella che fa masticare amaro, si assiste ad una grande gara nella 1500 stile libero femminile. Lani Pallister conquista il primo posto, con una gara in cui sfiora il record mondiale, cercando di tenersi sui ritmi di Katie Ledecky per poi rallentare, relativamente. Record continentale per l’Australiana che conquista la terza medaglia. Dietro di lei la cinese Namba con nuovo crono asiatico. Terzo podio per McMahon.
Assente Silvia Scalia, che non riesce a raggiungere la finale, è Maggie MacNeil a conquistare il primo posto nei 50 dorso, con un tempo record che va a migliorare se stessa. La canadese si conferma campionessa del mondo con 25.25. Secondo posto per Curzan, terzo per O’Callaghan con 25.61, miglior tempo oceanico.

Maggie MacNeil
Podio tutto europeo nella 100 misti femminile con Marrit Steenbergen che conquista l’oro, dietro la francese Beryll Gastaldello e al terzo posto la svedese Louise Hansson.