Juve Stabia. Polito: “Castellammare rimarrà nel mio cuore”

Dopo l’esonero arrivato in concomitanza con quello di Fabio Caserta a causa della dura retrocessione in Serie C, figlia di una ripresa post Covid-19 da horror, è tornato a parlare l’ormai ex direttore sportivo della Juve Stabia Ciro Polito.

Dopo la commovente lettera di Caserta, anche il ds di Napoli ha voluto salutare a modo suo la città di Castellammare rilasciando un’interessante intervista ai microfoni di ‘GianlucaDiMarzio.com’: “Ho lavorato quattro anni da direttore. Il patron Manniello, che ringrazierò a vità, ha creduto in me in un momento difficile della Juve Stabia. Ho portato credebiitlià alla città di Castellammare e risultati indelebili. Anche quest’anno fino alla pausa Covid eravamo a -3 dai playoff. Alla ripresa è stato un calcio malato e io ci ho lasciato la pelle. Quando entri in un meccanismo negativo perdi due partite di fila, giochi ogni tre giorni e non hai tempo di lavorare. Cambi la formazione e non trovi l’assetto di prima. Dopo il rientro qualche giocatore non ha ripreso la condizione che aveva prima. Abbiamo perso in casa contro il Livorno. Dopo sono andati in via tutti. Campionato falsato, sotto tutti gli aspetti. A Frosinone, dopo l’Entella, facciamo una gran partita. Ci danno un rigore contro inesistente. Contro il Venezia segniamo un gol regolare e ce lo annullano. Gli episodi cambiano la stagione. Purtroppo è così, per me è una ferita che rimarrà indelebile. Castellammare rimarrà nel mio cuore. Nei prossimi giorni magari scriverò una lettera. Posso prendermi tutte le responsabilità. Ho difeso il mio allenatore fino alla morte, perché nasciamo e moriamo insieme. Ma la squadra non è mai cambiata. Questa retrocessione fa male ma fa parte del percorso. Questi anni non si cancellano. Il campionato dello scorso anno rimarrà nella storia del club. Anche in questa stagione non posso dire sia tutto da buttare, Anche perché senza Covid non penso che le cose sarebbero andate in questo modo”.