Sono stato letteralmente travolto da tantissimo affetto. Da quando sono a Caserta più volte ho avuto attestati di stima, ma fino a questo punto è incredibile. Un qualcosa di stupendo. Fabio Mangiacasale torna a parlare dopo il brutto infortunio, l’operazione urgente e poi la dimissione dall’Ospedale ‚ÄòS. Anna e S. Sebastiano’ di Caserta. Fabio è tornato a casa ed ha voglia di ringraziare tutti: Non ci sono parole per descrivere le sensazioni provate in questi giorni ‚Äì commenta l’esterno catanzarese ‚Äì Nella mia stanza d’ospedale è stato un continuo via vai di amici, tifosi e persone che neppure conoscevo. Ho pianto più per l’emozione che per il dolore che ho provato per l’infortunio. E credetemi, è stato davvero fortissimo. Vorrei ringraziare tutti. Ad uno ad uno. La società mi è stata vicina sin dal primo momento, facendomi sentire tutto il suo affetto. Grazie a loro di cuore. Grazie allo staff tecnico e medico e ai miei compagni di squadra. Una vera e propria famiglia. Grazie ai tifosi che mi hanno fatto sentire uno di loro. Amato come non mai. Ho ricevuto anche tanti messaggi che ho letto ad uno ad uno provando una profonda emozione. Non esistono parole per descrivere quanto ho visto nei due giorni passati in ospedale. Non sono mai stato solo. A tal punto che non c’è stato un momento per fermarmi a piangere per il dolore e il dispiacere. Ringrazio i dottori Zanforlino, Taglialatela e Bruno; tutti gli infermieri che mi hanno coccolato. Molti di loro erano tifosi della Casertana, ma anche chi non sapeva chi fossi mi ha trattato divinamente. Ringrazio Caserta tutta! Sapere di essere apprezzato per il ragazzo che sono, prima ancora che per il calciatore, è la vittoria più importante.
Parlando del duro contrasto di gioco, Fabio Mangiacasale commenta cos√¨: Subito dopo la partita Cortellini mi ha inviato un messaggio, poi mi ha chiamato il giorno successivo per chiedermi scusa. Per come sono fatto io, non provo certo rancore. Non credo volesse farmi male, anche se un’entrata di quel tipo non è certo facile da accettare.
Adesso dovrà restare fermo e, per chi come lui è abituato a correre all’impazzata e a lasciare tutto in campo, non sarà certo facile: C’è tanto rammarico perch√© avrei voluto dare tutto me stesso fino all’ultimo secondo di questo campionato. Questa per me è stata una stagione importantissima. Dopo anni difficili sono riuscito a rimettermi in gioco in una grande piazza. Abbiamo fatto grandi cose ed ora dobbiamo completare l’opera. Dispiace non essere in campo. Ma statene certi: sarò presente a sostenere come un capo ultrà. Sarò l√¨ ad incitare i miei compagni. Giusto una settimana di riposo a casa, con i miei familiari, poi tornerò a Caserta per stare vicino alla squadra. Sarò al campo a rompere le scatole. Perch√© abbiamo un obiettivo da raggiungere.
Ufficio Stampa
Casertana F.C.