Vi siete mai chiesti perch√© arti marziali nate per lo sport come Boxe, Kick boxing, Thai boxe e MMA (aldilà di un fatto puramente di moda) riscuotono tanto successo oggi e vengono ritenute ottimi sistemi di difesa personale anche in strada? Perch√© sono semplici. Questo non vuol dire che sia facile padroneggiarle o che siano arti marziali “di massa” ma, pensateci bene, come potrebbe un’arte nata per il ring essere utile in un contesto da strada, contro gente “di strada”? La risposta è sempre la stessa, perch√© le tecniche usate sono semplici, dirette e possono essere adattate in molteplici contesti ma, cosa più importante, sono poche!
Cosa succede, invece, se dite a qualcuno che praticate il Jeet Kune Do? All’inizio sorriderà beffardo, poi vi chiederà cos’è e, dopo molteplici ed inutili spiegazioni, concluderà che è l’ennesima vana arte marziale cinese stile film di kung fu. Tralasciando il fatto che a me può anche non fregarmene niente di quello che pensa l’uomo della strada con la pancia molle e le sopracciglia “ad ali di gabbiano”, questi giudizi sono indicativi di una realtà: il JKD propinato da tutti questi “maestri” è troppo difficile!
La maggior parte dei praticanti non sa assolutamente cos’è l’arte marziale creata da Bruce Lee e non si è mai trovato in un contesto reale, a dover fronteggiare avversari reali, brutti, sporchi e cattivi, che praticano la secolare arte delle “mazzatenapoletane”, per cui vi propinerà milioni di tecniche prese qua e là da imparare a memoria e che non sono mai state testate sul campo. Il risultato? Prenderete un sacco di calci di dietro da pugili, kick boxer, thai boxer, lottatori, praticanti di karate, krav maga, wing chun, etc‚Ķ
Il Jeet Kune Do, quello vero, è semplice. E’ nato pensando alla difesa personale in strada. Pochi colpi (allenati fino alla nausea), struttura ben precisa (posizione schermistica), tanto lavoro di piedi/gambe e, soprattutto, allenamento in un’ottica reale/stradale e senza regole. Le tecniche di JKD possono essere insegnate in 6 mesi, se si pratica tutti i giorni, ma per poterle padroneggiare occorre grande dedizione ed anni di pratica per “digerirle”, al pari della Boxe o delle MMA.
Se io fossi un ragazzo che vuole avvicinarsi alle arti marziali, avendo la fortuna di trovare un buon insegnante di JKD, che conosce la sua materia, praticherei il Jeet Kune Do. Se dovessi, invece, scegliere tra un corso di JKD mediocre, fatto solo per dire “io faccio l’arte marziale di Bruce Lee”, ed un buon insegnante di Pugilato o di Karate, sicuramente, mi dedicherei ad uno di questi ultimi due.
Francesco Scognamiglio
(Presidente della Spartan Brothers A.S.D.)