“Non mi piacciono i napoletani perch√© sono tutti ladri, perch√© quando ci sono dei napoletani nel locale fanno sempre casino e spesso rubano i soldi dalla cassa” -e ancora- ” Il locale è mio e nel mio locale i napoletani non li voglio”
Alla richiesta pervenuta da un quarantottenne di origini casertane di trasmettere la partita tra il Napoli e il Milan sarebbero state queste le prime e non uniche frasi pesanti pronunciate in risposta dal titolare del bar “Le guide di Courmayeur” lo scorso 26 gennaio. Il fatto è andato per vie giudiziali quando l’uomo ha deciso di presentare querela nei confronti del titolare dell’attività, accusato quindi di diffamazione e di ingiuria. Ne è passato ti tempo e ora, a giugno inoltrato, siamo giunti finalmente al responso: secondo la procura di Aosta guidata da Paolo Fortuna, il fatto non configura il reato di diffamazione in quanto l’offeso era presente e neppure quello di ingiuria, ormai depenalizzato.
Quindi ragione al titolare. Ragione ribadita e sancita anche dalla pronuncia della Corte di Cassazione, la quale ha decretato la fine del caso quando, tramite sentenza, ha sancito che per la fattispecie non si può parlare di ¬´odio razziale o etnico¬ª dato che è assente un “sentimento idoneo a determinare il concreto pericolo di comportamenti discriminatori”
Adesso al quarantottenne casertano, trasferitosi da anni a Milano, rimane la sola via civile.