Piccola grande Sara Errani. Missione compiuta per la romagnola, che prenota il biglietto per le semifinali degli Internazionali d’Italia femminili a scapito della cinese Na Li, seconda forza del tabellone: 6-3 4-6 6-2 il punteggio a favore dell’azzurra. Sarita, numero 10 del seeding, ha centrato un’impresa che mancava dagli anni 30, dai tempi della leggendaria Lucia Valerio: centrare per due anni di fila la semifinale agli Internazionali d’Italia. L’anno scorso aveva messo fine a un digiuno di 28 anni (ma nel 1985 fu un’edizione strana, con tre azzurre su quattro in semifinale, giocata presso l’Italsider di Taranto), ma quella di oggi è ancora più gustosa, perch√© l’ha conquistata sul campo, battendo la numero 2 WTA, mentre l’anno scorso aveva usufruito del ritiro di Maria Sharapova. Insomma, c’è tutto per festeggiare e dare alla romagnola un’altra paginetta nel libro d’oro del tennis italiano. Anche perch√© il suo bilancio stagionale contro le prime 10 era in rosso. Sarita ha smentito tutti nel momento più importante, contro l’avversaria più forte. Perch√© Na Li è un’ex campionessa del Roland Garros e adora giocare sulla terra, anche se da giovane era più occupata a sfuggire alla nomenclatura cinese piuttosto che a scegliere una superficie. Sarita è stata grande, granitica sul piano mentale. Avrebbe potuto crollare tante volte, nel 6-3 4-6 6-2 che l’ha spinta nella Final Four romana. Troverà la vincente di Jankovic-Radwanska. Avversarie dure, durissime, ma almeno giocabili. L’anno scorso Vika Azarenka si dimostrò troppo superiore. Stavolta ci si può provare. Sara ha fatto il meglio, quello che il suo talento e il suo fisico le consentono. E’ stata aiutata dalla cinese: non c’è nulla di male nel riconoscerlo. Ma il successo è stra-meritato e avrebbe potuto maturare anche in due set. ita
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