Dopo le prime due giornate di campionato, il coach nerazzurro Massimiliano Bellarte ha affidato al suo personale sito web www.bellartefutsal.com il suo pensiero sulla positiva partenza di Mammarella e compagni, 4 punti nei primi 80′ della stagione. Ecco la nota del tecnico:
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo dicendo: Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto finire. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non si siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene contro con ventimila? Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un’ambasciata per chiedergli le condizioni di pace.
In queste prime due settimane, in concomitanza con le prime due verifiche (un pareggio esaltante ad Asti e una vittoria esaltante al quadrato contro il Rieti) ho cercato di organizzare i cosiddetti caffè di conversazione o pranzi dell’analisi, per ascoltare chi mi sta intorno in questo viaggio, e fare loro da specchio per riscoprire dubbi ed incertezze. E ho scoperto che tutti loro sono più pieni di entusiasmo per l’inizio di una cosa nuova che spaventati da una pressione e timorosi di un fallimento. Ho scoperto che sono pronti a scelte per le quali ci si allena solo con una progressiva conoscenza di se stessi.
Di solito ai bambini si da il compito di stilare una lista scrivendo 10 cose che amano fare e un’altra lista con le 10 cose che sanno fare. Se qualcosa fra le due liste coincide, siamo in presenza del talento. Ecco, se chiedessi ai miei giocatori di fare questo, ci sarebbe la parola competere in entrambe le liste. A quel punto il risultato sarebbe solo questione di fortuna, che come dice Seneca non esiste, esiste solo il momento in cui il talento incontra l’occasione.