Chi l’ha visto‚Ķin campo! La storia di Riganò, l’intramontabile bomber siciliano

Eccoci al nostro terzo appuntamento con la rubrica Chi l’ha visto‚Ķin campo!, oggi parleremo della carriera dell’attaccante siciliano Christian Riganò.

La carriera di Christian Riganò inizia nel Campionato Nazionale Dilettanti, tra le fila del Lipari, squadra della sua città natale, in cui resterà ben 5 stagioni, realizzando 37 reti in 99 gare disputate. Sempre nei dilettanti indossa la maglia del Messina e dell’Igea Virtus, prima di passare al Taranto in C2, con cui conquista una promozione in serie C1, mettendo a segno 14 reti in 31 gare di campionato. Nella stagione seguente riesce non solo a ripetersi ma anche a migliorare il proprio score, bucando per ben 27 volte la rete in 33 partite, conquistando il titolo di capocannoniere del campionato. Le sue reti portano in Taranto ad un passo dalla cadetteria, sfumata nella finale dei play-off contro il Catania.

L’anno seguente, Riganò torna in C2, indossando la maglia della Florentia Viola. Con i toscani dimostra ancora il suo valore segando 30 reti in 32 presenze vincendo un altro titolo di capocannoniere e contribuendo alla promozione dei viola in serie C1. Nella stagione successiva, i gigliati vengono ripescati in serie B per meriti sportivi e il presidente Della Valle acquista marchio e colori della vecchia Fiorentina di Cecchi Gori. E Rigano? Indossa con orgoglio la maglia dei Viola, disputando 44 gare e mettendo a segno 23 reti che contribuiranno alla promozione della Fiorentina nella massima serie. Nel campionato di serie A, la Fiorentina si presenta con un nuovo capitano, a vestire la fascia dei Viola è proprio Riganò, per lui si tratta di un esordio, che però dura solo pochi minuti; infatti, nella seconda metà della prima frazione di gioco, lascia il campo a causa di un infortunio muscolare. Ritrova il campo qualche mese più tardi, nel derby contro il Livorno, dove Christian realizza la rete del pari. Nella sua prima stagione in serie A segna poco, solo 4 reti in 18 partite, e finisce ai margini societari per l’esubero di attaccanti, dopo l’arrivo di un certo Luca Toni. Per cercare nuovi stimoli, accetta di andare in prestito all’Empoli, ma non riesce a dare il meglio in provincia, realizzando solo 5 reti in 33 presenze.

Nel 2006 la Fiorentina lo cede a titolo gratuito al Messina, squadra appena promossa in serie A. Per Christian si tratta di un ritorno, avendoci già giocato agli inizi della sua carriera. In Sicilia rinasce come bomber, realizzando 19 reti in 27 gare, però non riuscendo a salvare la compagine messinese, che a fine campionato torna in serie B. Con la maglia del Messina conquista però un record importante per la sua carriera, diventando il miglior realizzatore della storia del club giallorosso.

Il bomber, questa volta, non accetta di andare in serie B ed è corteggiato dal Livorno e dal Levante. Alla fine accetta di cimentarsi in una nuova esperienza, scegliendo il blaugrana del Levante, compagine della Liga spagnola. Dopo appena 14 gare e 4 reti, Riganò torna in Italia, precisamente in Toscana, vestendo la maglia del Siena con la formula del prestito, senza però fare molto.

Ritornato in Spagna, rescinde il contratto e firma con la Ternana, nella Prima Divisione della Lega Pro; ma ben presto si ritrova ai margini del club umbro e nella sessione invernale di mercato, si trasferisce alla Cremonese, dove mette a segno solo 1 rete in otto presenze.

A fine anno la società lombarda interrompe i rapporti con il calciatore, che sceglie di rimettersi in gioco nel campionato di Promozione, firmando con il Rondinella, società calcistica di Firenze. Ma dopo appena 9 gare disputate con 10 reti messe a segno, decide di cambiare aria e di firmare per il Jolly Montemurlo, squadra militante nel campionato di Eccellenza toscana. Anche questa esperienza è breve, dopo appena 11 gare condite da 10 reti, Riganò, vittima di un ridimensionamento societario, viene svincolato dal club toscano nel dicembre del 2011. L’attaccante, ormai trentasettenne, non ha voglia di smettere e nello mese si accorda con l’Audax Montevarchi, squadra toscana che partecipa al campionato di Seconda Categoria. Con i montevarchini si diverte, andando a segno 22 volte in 16 gare, ma finita al stagione, non trova l’accordo con la società e si svincola.

La passione per il calcio non è finita e Riganò trova il giusto accordo con il Benaco Bardolino, nel campionato di Promozione veneta, dove però gioca solo 5 partite, andando a segno 4 volte.

Terminata l’esperienza nella Promozione veneta, torna in toscana, dove gioca tra le fila delle Glorie Viola, una squadra creata e formata da ex giocatori della Fiorentina. Sembra essere l’epilogo della sua carriera, finire proprio a Firenze li dove è iniziato il suo cammino nel calcio che conta. Ma Riganò non vuole ancora smettere e nell’agosto del 2013 si lega alla Settignanese, squadra militante in Prima Categoria toscana. Attualmente con i toscani ha realizzato 9 reti in 11 gare disputate, nonostante la carta d’identità dica 39, al bomber siciliano non è ancora passata la voglia di scendere in campo e gonfiare la porta avversaria a suon di gol.