Afragolese. Allenamenti e ritorno in campo, Bianco: “Escluso lavoro pesante. Cinque sostituzioni? Ecco cosa penso”

In Germania si è già tornati in campo nello scorso week-end. La Bundesliga ha a tutti gli effetti fatto da apri-fila per il ritorno ad uno spiraglio di normalità. Oggi, in Italia, invece, riprendono gli allenamenti di gruppo per le squadre di Serie A, mentre per il ritorno in campo si dovrà aspettare il 13 giugno. In che condizioni, però si dovrà approcciare?

Nei professionisti sono stati avvantaggiati rispetto a noi dilettanti -commenta il preparatore atletico dell’Afragolese Tommaso Bianco ai colleghi di Metropolis- Loro si sono allenati con Skype, avevano degli attrezzi a disposizione, che noi a casa non abbiamo. Nonostante questo, per quanto tu ti possa essere allenato, per quanto possiamo avere a disposizione spazi diversi, l’allenamento a casa è diverso da quello in campo. In ogni caso, visto che si dovrà tornare a giocare il 13 giugno, non è tempo per la preparazione con eccessivi carichi di lavoro. Credo che si opterà per il lavoro tipico delle settimane di campionato. Non c’è tempo, altrimenti, di smaltire il lavoro pesante, ma soprattutto sarebbero alte le preoccupazioni per eventuali infortuni. La cosa sicura è che non ci saranno grandi differenze in campo. Le squadre saranno allo stesso livello fisico, perchè la pausa è stata uguale per tutti. Sarà un finale più equilibrato”.

Come era pensabile, non ci sarà un allenamento unificato, anche perchè in Serie A si dovrà tenere conto di chi il Covid-19 l’ha toccato con mano: “Volessimo prendere come esempio Dybala, beh sicuramente sarà sottoposto a lavoro differenziato, graduale. Non può sostenere un lavoro come un calciatore sano. E’ da escludere che sia inserito subito nel gruppo squadra, dovrà smaltire i medicinali e recuperare la forma. Escluso anche un immediato impiego in partita”.

Possibile tour de force per chiudere quanto prima la Serie A, senza inoltrarsi troppo nel caldo estivo. Le cinque sostituzioni potrebbero risultare uno stratagemma ideale per non sovraccaricare i giocatori: “Credo che sia una cosa che agevolerebbe tutti, chiaro che chi ha una coperta lunga è avvantaggiato, ma servirebbe. L’unica perplessità è che non la ritengo una misura adeguata per la ripresa, ma se si pensa alla riforma, forse sarebbe quello il momento adatto ad attuarla e inserirla. Ora no, non sarebbe giusto”.