E’ radioso Andy Murray il giorno dopo il trionfo a Wimbledon, sul Centre court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra. Il tennista scozzese ha riportato in Gran Bretagna lo scettro del torneo piu’ prestigioso del mondo dopo 77 anni. Dal 1936, infatti, un suddito di Sua Maesta’ non vinceva Wimbledon. “E’ stato un bel risveglio. Ho ricevuto un messaggio della Regina, una grande gioia, e diverse telefonate, fra le quali quella di David Beckham”, ha detto il 26enne britannico, elogiato anche dal Premier David Cameron, secondo il quale “nessuno come lui merita il titolo di cavaliere, in quanto e’ stato capace di sollevare lo spirito di un Paese intero”. Per lo scozzese ancora pochi festeggiamenti. “Ieri sera sono stato al consueto ballo di fine Wimbledon sino a tardi. E’ stata una giornata lunghissima e faticosa. Oggi, invece, andro’ a cena con tutto il mio staff: voglio festeggiare in primis con loro”, ha detto Murray, che poi e’ tornato sulla finale. “Avevo molta pressione addosso; non ho potuto abbassare mai la guardia. Non potevo concedermi distrazioni: tutti i britannici mi seguivano con attenzione. Ho rivisto le immagini di ieri: c’era un’atmosfera incredibile, sia in campo che fuori. Dall’inizio alla fine e’ stato uno spettacolo. Le tribune del centrale erano colme e poi c’erano tifosi ovunque, anche all’esterno dello stadio. Ho visto che c’era gente pure sulla cima della collina antistante l’All England Club”, ha concluso lo scozzese.