Savoia, caso Scarpa rientrato: le scuse e il reintegro di Matachione

Il caso dell’allontanamento di Francesco Scarpa dal Savoia è durato quanto un gatto in tangenziale (LEGGI QUI). L’attaccante ha chiesto scusa e tutto sembra ormai rientrato, per la buona salute della piazza oplontina e della squadra, che non sta vivendo un momento felice in classifica.

Oggi pomeriggio la lettera a firma di Emanuele Filiberto, che parlava di un caso di aggressione da parte del capitano dei bianchi al segretario Pino Iodice. Nella missiva Filiberto chiedeva al tecnico Criscuolo l’allontanamento del capitano dalla squadra. Una situazione che ha subito suscitato clamore intorno all’ambiente oplontino, già scottato da troppe vicende non proprio edificanti nel corso di questa stagione. Diversi i messaggi pro Scarpa che sono arrivati sui social, il tutto poi è rientrato proprio dopo un messaggio del capitano, sotto al post della società.

“Chiedo scusa alla società” – emertico e sintetico il commento di Francesco Scarpa, seguito dall’uomo social del sodalizio, il presidente Nazario Matachione, che ha chiuso il caso: “Caro Ciccio, nella vita riconoscere i propri errori è da uomini ma soprattutto chiedere scusa diventa un gesto nobile. Anche perché subito si alimentano polemiche da “pseudo tifosi” che cercano ogni pretesto per attaccare la società dopo tutti i sacrifici che stiamo facendo per il nostro amato Savoia. La società prende dei provvedimenti solo nell’interesse della squadra perché siamo i primi che ci mettiamo la faccia e i soldi. Tutto superato! Insieme porteremo alla salvezza questa squadra ed io ci credo. Siete la nostra squadra tutti indistintamente. Diego D’Orta come te sta soffrendo per i mancati risultati e certi episodi non dovrebbero mai capitare. Scuse accettate e da domani tutti insieme ci prepareremo per affrontare questa partita importante. Avanti Savoia!”.

Un caso aperto è chiuso in pochissimo tempo, ma una domanda sorge spontanea. Era così necessario dare alla pubblica opinione un caso interno della società? Probabilmente no, magari un’altra lettera spiegherà quello che ormai già è a conoscenza dei più.