Nemmeno il tempo di annunciare l’addio, che già in casa Aversa arriva il dietrofront firmato Emenuale Filiberto. L’esponente della Holding Casa Reale, attraverso una lettera, ha spiegato le motivazioni del comunicato di ieri sera, aprendo alla presenza di una nuova figura, quella di Lorenzo Ragosta, che tutti pensavano al Portici, ma come per magia eccolo apparire con i normanni. Adesso la società è pronta a restare, decidendo di “aumentare gli investimenti destinati all’Aversa”.
In pratica nulla che non è già stato visto in quel di Torre Annunziata. Un addio seguito poi da un ritorno, che lascia sempre fin troppi punti di domanda.
Si seguito la lettera di Filiberto:
“È d’obbligo da parte mia precisare che le dichiarazioni postate ieri sulla pagina Facebook del Real Aversa non sono le mie né tantomeno di nessuno dei soci della Casa Reale holding.
La società Real Aversa nella persona del dott. Lorenzo Ragosta, in qualità di amministratore unico, ha reputato opportuno fare quelle dichiarazioni alla luce dei fatti accaduti ieri. Preciso che al dott. Ragosta è affidata tutta la gestione calcistica e sportiva, supervisionato dall’avv. Raffaele Auriemma, in qualità di portavoce e responsabile tecnico della Casa Reale Holding, mentre la società che rappresento si occupa solo della gestione dell’aspetto economico (sponsorizzazioni e finanziamenti).
Il dott. Ragosta ha fatto quello che avrebbe fatto ogni amministratore alla luce di quell’imbarazzante episodio verificatosi ieri, perché le contestazioni rientrano nella normalità ma fare attacchi personali e minacce sono una cosa grave soprattutto visto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi. A nome della Casa Reale Holding comunico che siamo pronti a proseguire nel nostro progetto calcistico ad Aversa, impegnandomi personalmente a far riconsiderare la proposta avanzata dell’amministratore dott. Ragosta.
Il CDA all’unanimità, compreso il dott. Nazario Matachione, anche lui oggetto delle contestazioni, ha deciso di aumentare gli investimenti destinati all’Aversa, in attesa della riapertura del mercato. Ci auspichiamo che eventi del genere non si verifichino più e che la città prenda le distanze da persone che in alcun modo la rappresentano”.