Dopo una settimana relativamente rilassata, grazie alla vittoria con l’Agropoli e la paternità di mister Seno, si ritorna a fare sul serio. La truppa granata è infatti attesa dall’impegnativo, più in termini di difficoltà ambientali che tecniche, scontro diretto con la Vibonese. In Calabria si attende una bolgia: i padroni di casa, nonostante una rosa non da ultimissime posizioni, viaggiano a rilento; solo due i punti conquistati fin’ora, frutto di 2 pareggi e ben 4 Ko. Proprio come il Pomigliano fino a sette giorni fa, la voce vittorie è ancora all’asciutto, un additivo a far bene per gli uomini di Soda, quantomai vogliosi di muovere la classifica. Ma come si presenta il Pomigliano a questa sfida?
Good bye Moscarino – Il terzino destro, tra i migliori (o se vogliamo meno peggio) di questo scorcio di stagione, si è ritrovato praticamente fuori, colpa di una competizione serrata in quel ruolo (dove staziona stabilmente l’esperto Candrina) e del fatto che il ragazzo è da questa stagione un “over”. Dovrà trovare sistemazione altrove. Come esterni di difesa restano quindi il già citato Candrina (che domani stazionerà regolarmente sull’out destro) e gli under Festa, Del Gaudio e Di Finizio. Chiara la politica societaria: in un ruolo considerato meno “nevralgico” si può puntare sui giovanissimi che, volente o nolente, devono giocare ogni domenica.
Varianti tattiche – Come dichiarato sin dagli albori di questa turbolenta stagione, l’unico dogma del Pomigliano di Seno è la difesa a quattro, dalla cintola in su, invece, può cambiare tutto. E sarà cos√¨. Lasciato alle infauste domeniche di inizio campionato il 4-4-2 “venturiano” tanto caro a mister Biagio, dalla gara con l’Agropoli è apparso palese il fatto che, il miglior modulo per le caratteristiche di questo undici, sia il 4-3-1-2, con tre mediani da corsa ed un fantasista bravo anche a pressare il metronomo avversario. Sarà affascinante scoprire chi scenderà in campo. Scontata (o quasi) la difesa: davanti a Di Costanzo giocheranno, da destra, Candrina, Rea, Varriale e Festa; i tre centrocampisti dovrebbero essere De Rosa, Cerchia e baby Parentato, con Oretti scalpitante ma non ancora al top; il “10” sarà invece Panico (che nelle gerarchie sembra aver superato Manco) e davanti ci dovrebbero essere De Micco (o addirittura Manco) ed uno tra Manfrellotti e Romano.