NBA: IN-SEASON TOURNAMENT, UN’OPPORTUNITÀ PER LE REALTÀ MENO AMBIZIOSE

Sta per andare in scena una novità assoluta nel mondo dell’NBA. Infatti nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 Novembre avrà inizio la “NBA Cup”, o più specificamente l’IN-SEASON TOURNAMENT. Consiste in un torneo creato per suscitare ancora più interesse nei confronti della regular season, le cui partite conteranno anche per il record di quest’ultima, eccezion fatta per la finale, e si disputeranno unicamente di martedì e di venerdì. Le trenta squadre sono state suddivise in delle fasce basate sullo storico della stagione 2022-23 e in seguito, in maniera casuale, sono state sorteggiate ottenendo sei gruppi da cinque, tre per la Eastern Conference e tre per la Western Conference. Si disputeranno quattro partite in totale, due in casa e due in trasferta, e le sei vincitrici di ogni girone più le due migliori seconde (“wild cards”), una per conference, accederanno alla fase ad eliminazione diretta.
Essa comprenderà i quarti di finale, i quali si giocheranno in casa delle squadre con il record migliore e,  successivamente, le Final Four in campo neutro a Las Vegas, con la finalissima che andrà in onda il 9 Dicembre alla T-Mobile Arena. La vincente verrà premiata con la “NBA Cup” e 500.000 dollari ciascun giocatore. Inoltre sarà eletto l’MVP del torneo e verrà stilato un quintetto ideale della competizione. I giocatori della squadra finalista perdente riceveranno 200.000 dollari ciascuno, mentre coloro che sono stati sconfitti alle semifinali otterranno 100.000 dollari e, infine, quelli usciti ai quarti ne guadagneranno 50.000.

Questo nuovo format, oltre ad aumentare la competitività e lo spettacolo all’interno della stagione regolare, offre una straordinaria opportunità alle squadre meno attrezzate per la lotta al titolo; infatti, nonostante alcune squadre sulla carta siano meno ambiziose e meno preparate, in questo torneo possono dire tranquillamente la loro, essendo composto esclusivamente da partite secche e non da serie al meglio delle sette partite, dove l’esperienza e la superiorità tecnica di svariate franchigie avrebbe sicuramente prevalso. Nello scontro singolo può accadere qualsiasi cosa, e ne è la prova ad esempio la doppia vittoria in trasferta dei San Antonio Spurs di Victor Wembanyama a scapito dei super favoriti Phoenix Suns. Oppure il netto successo 130-111 dei Toronto Raptors sui Bucks, che sono una delle principali indiziate per la vittoria dell’anello. Le franchigie giovani e in costruzione possono, dunque, acquisire esperienza e mentalità vincente in vista del futuro grazie a questa nuova iniziativa.

Gruppo A (Eastern Conference):

-Philadelphia 76ers

-Cleveland Cavaliers

-Atlanta Hawks

-Indiana Pacers

-Detroit Pistons

Girone interessante con i 76ers e i Cavs che partono decisamente avanti rispetto alle altre, ma occhio ad Atlanta che in passato ha dimostrato di essere un’outsider di tutto rispetto. Infatti proprio i campioni NBA 2016 e la squadra dell’MVP in carica Embiid non hanno un bel ricordo degli Hawks: i primi furono battuti in casa durante la stagione 2021-22 nell’ultima decisiva sfida del play-in, che valeva l’ottavo posto a est nel tabellone dei playoff, mentre i secondi si videro sfuggire la possibilità di giocarsi un posto per le Finals contro i Milwaukee Bucks (che alla fine vinsero il titolo) nella stagione 2020-21 perdendo la gara 7 delle semifinali di Conference sul proprio terreno di gioco. Sui Detroit Pistons e gli Indiana Pacers non ci sono molte aspettative. Sono anni che cercano di ricostruire e diventare competitive, ma sembra proprio che l’obiettivo sia ancora ben lontano.

Gruppo B (Eastern Conference):

-Milwaukee Bucks

-New York Knicks

-Miami Heat

-Washington Wizards

-Charlotte Hornets

Rematch degli scorsi playoff per Bucks e Heat, che si rincontrano dopo l’umiliante batosta rifilata dalla franchigia della Florida a Giannis & co nel primo turno per 4-1 nella serie. I campioni NBA 2021 avranno sete di vendetta ma ,soprattutto, di riscatto per un inizio di stagione non entusiasmante. Dall’altro lato la “Heat Culture” non starà a guardare e se la giocheranno fino all’ultimo come hanno sempre fatto. Sono davvero alte le probabilità che da questo gruppo esca la miglior seconda classificata a Est del torneo. Occhio però ai Knicks che non sono mai una squadra facile da affrontare. Mentre per quanto riguarda Wizards e Hornets il distacco con le altre è troppo netto per ipotizzare un loro passaggio del turno.

Gruppo C (Eastern Conference)

-Boston Celtics

-Brooklyn Nets

-Toronto Raptors

-Chicago Bulls

-Orlando Magic

Non contando i Boston Celtics, che attualmente sono la miglior squadra della lega per la irrisoria facilità con cui stanno portando a casa il bottino pieno, e dunque nettamente favoriti per il primo posto, il girone è molto equilibrato. Nets, Raptors, Bulls e Magic bene o male viaggiano tutte sulla stessa lunghezza d’onda e si daranno battaglia per raggiungere la seconda posizione, sperando che negli altri gruppi non facciano meglio di loro.

Gruppo A (Western Conference):

-Memphis Grizzlies

-Phoenix Suns

-Los Angeles Lakers

-Utah Jazz

-Portland Trail Blazers

Girone dell’inferno per eccellenza. Sfortunati i giovanissimi Portland a capitare in questo gruppo dove competere sarà quasi impossibile. Sarà una battaglia senza quartiere dove tutti possono ambire alla prima posizione. I Lakers e i Suns daranno spettacolo, ma i Jazz di Lauri Markkanen, giocatore che si sta consacrando come top assoluto, e i Grizzlies, squadra che ha iniziato male ma che rimane una delle realtà che ha più fatto parlare di sé negli ultimi anni, daranno del filo da torcere.

Gruppo B (Western Conference):

-Denver Nuggets

-Los Angeles Clippers

-New Orleans Pelicans

-Dallas Mavericks

-Houston Rockets

Anche qui ci aspettano sfide interessantissime. I campioni NBA in carica se la dovranno vedere non solo con i Clippers di Paul George, Leonard, Westbrook e, del nuovo arrivato, James Harden, ma anche con i Mavericks di Kyrie Irving e del fenomeno Doncic. Da questo gruppo potrebbe spuntare la seconda “wild card” del torneo, poiché è il girone con il maggior numero di superstar e con il tasso tecnico più elevato della competizione. Saranno costretti a inseguire, invece, i Pelicans che però possono essere la mina vagante da non sottovalutare. Mentre i Rockets puntano solo e soltanto a crescere e a far raggiungere una mentalità competitiva al loro roster pieno di giovani talenti.

Gruppo C (Western Conference):

-Sacramento Kings

-Golden State Warriors

-Minnesota Timberwolves

-Oklahoma City Thunder

-San Antonio Spurs

Girone elettrico e tutt’altro che scontato. Sfide in cui si affronteranno tantissimi volti che rappresenteranno l’NBA negli anni a venire e volti che l’hanno rappresentata per anni, e che tutt’ora continuano a farlo. I Minnesota della stella ventiduenne Anthony Edwards; la dinastia Warriors di Steph Curry, Draymond Green e Klay Thomson e di coach Steve Kerr con un nuovo gruppo affamato di successi; i meravigliosi e  giovani Sacramento Kings di coach Mike Brown; gli OKC con tre perle assolute come Shai Gilgeous-Alexander, Josh Giddey e Chet Holmgren; e i San Antonio Spurs del miglior prospetto della storia (al pari di Lebron James) Victor Wembanyama, guidati da, se non il migliore, uno dei migliori coach di sempre Gregg Popovich.

Si parte questa notte con Pacers-Cavaliers alle 00:00, Bucks-Knicks alle 00:30, OKC-Warriors alle 01:00, Bulls-Nets alle 01:00, Heat-Wizards alle 01:00, Trail Blazers-Grizzlies alle 03:00 e Nuggets-Mavericks alle 03:00

L’attesa è finita, che lo show abbia inizio.

 

 

 

Fonte foto iniziale: canale Instagram Nba

Fonte foto group draw, eliminazione diretta e final four: sito internet Sky sport

Fonte foto Young e Embiid: sito internet Nba Passion

Fonte foto Butler e Giannis: sito internet DraftKings Network

Fonte foto Tatum: sito internet DraftKings Network

Fonte foto Durant e LeBron: sito internet Silver Screen and Roll

Fonte foto Doncic e Jokic: sito internet Ahn Fire Digital

Fonte foto Curry e Fox: sito internet CBS News