Maria Teresa De Filippis la prima pilota donna in Formula 1 di origini napoletane

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, vogliamo raccontare ancora una volta la storia di una donna che ha creduto in un sogno, fronteggiando i tanti pregiudizi in un periodo storico recente e difficile per le donne, ma anche per tutto il mondo. Come sappiamo motorsport ha una storia longeva e ad oggi è uno degli sport più seguiti al mondo; chi non conosce Enzo Ferrari, Ayrton Senna, Tazio Nuvolari, ma vi siete mai chiesti se c’è mai stata una quota rosa in questo sport?

 

Ebbene la risposta è sì! Una storia tutta da raccontare è quella di Maria Teresa de Filippis prima pilota donna nella storia della Formula uno. Nata a Napoli l’11 novembre 1926 e soprannominata in modo scherzoso dai suoi colleghi “pilotino” per il suo fisico gracilino ma pieno di grinta e determinazione, una donna che non si è mai arresa davanti ai pregiudizi dei suoi colleghi uomini. Inizia a gareggiare in età adulta, a circa 22 anni spinta dai suoi fratelli con una scommessa a partecipare alla corsa in salita di 10 km Salerno-Cava dei Tirreni nel 1948 dove con la sua Fiat 500 riuscì a vincere la competizione. Questa vittoria fu la prima di tanti successivi successi nonostante il fatto che la De Filippis non ebbe una carriera tranquilla, i suoi colleghi iniziavano ad essere insofferenti al suo dominio come se essere sconfitti da una donna fosse uno scandalo e iniziò a subire tante ingiustizie:

Giro di Sicilia del 1950 Maria Teresa corse per undici ore sotto la pioggia concludendo al 4° posto, un grandissimo risultato dopo ore di sacrifici per poi venir squalificata perché la sua vettura in partenza era stata messa in moto a spinta.

1953, tre anni dopo, debuttò nella categoria 1100 su una Osca firmata dai fratelli Maserati, sul Circuito di Avellino. Su quella Osca ottenne otto vittorie di classe su 22 gare disputate , quattro secondi e due terzi posti ma nonostante ciò non riuscì a vincere mai il campionato italiano.

Dopo aver sofferto tanto per inseguire il suo sogno nel 1958 si scrive una pagina di storia importante per la Formula 1, si realizza il sogno della De Filippis che diventa pilota titolare di F1 e compra personalmente una Maserati 250 F, appartenuta a Scarlatti Campione del mondo dell’anno precedente. Negli altri cinque Gran Premi della stagione non si qualificò a Monte Carlo, fu decima in Belgio, si ritirò per incidente in Portogallo e a Monza, a sei giri dal termine, le si ruppe il motore mentre era in quinta posizione quando era unico pilota italiano rimasto in gara. La sua iscrizione al Gran Premio di Francia non fu accettata perché donna infatti il direttore organizzativo commentó dicendo:” L’unico casco che una donna dovrebbe portare è quello del parrucchiere” . Ciò che però l’ha spinta ad abbandonare le corse non fu il sessismo bensì un incidente, non suo però; era Il 1° agosto del 1958 sul circuito dell’Avus, perse la vita il suo grande amico Berha in maniera tragica, dove il cedimento del supporto della Porsche del pilota lo fecero andare in testa coda per poi schiantarsi su una bandiera che lo sbalzó in aria per poi schiantarsi al suolo, morì sul colpo. La de Filippis non ha mai superato quel lutto e così decise di ritirarsi definitivamente dalle competizioni, non abbandonando però la sua passione infatti qualche decennio dopo diventa socio onorario del British Racing Driver’s Club e membro del Comitato d’onore della Mille Miglia.

Un carriera travagliata quella di Maria Teresa de Filippis morta all’età di 90 anni nel 2016, una donna esempio di forza di volontà nonostante i numerosi ostacoli dei suoi colleghi che avrebbero potuto fermare la sua carriera, ha comunque scritto un capitolo dell’immensa storia della Formula 1.