Deve ancora festeggiare il suo 20esimo anno d’eta’, e’ considerato tra i talenti piu’ promettenti del calcio internazionale e domenica e’ stato tra i grandi protagonisti della vittoria in casa della Sampdoria. Walter Mazzarri lo ha schierato dal primo minuto e Mateo Kovacic lo ha ripagato alla grande: “sono contento, sono arrivato nell’Inter, un grande club, sono giovane e devo imparare ancora tanto – ha spiegato a Sky Sport 24 -. Qui mi trovo bene penso che il calcio italiano sia tanto difficile, non ci sono tanti spazi come in Inghilterra o Spagna, ma impari tante cose come la fase difensiva e la fase tattica che sono molto importanti, mi manca ancora il gol, ma ho tempo”. Per Kovacic: “Sarebbe bello farlo gia’ con il Parma, ma dico cosi’ in ogni intervista e non arriva mai, forse mi manca un po’ di furbizia, non vedo ancora bene la porta, ma parlo con il mister e con i giocatori con esperienza per migliorare su questo aspetto, ma sto lavorando su tutto”. Kovacic parla anche del rapporto con Walter Mazzarri: “parliamo sempre da quando e’ arrivato, sia quando gioco meno che quando gioco di piu’. Lui sa che con la palla sono bravo, ma che ho bisogno di capire come muovermi anche senza palla. Parliamo molto, anche della vita privata. Sono contento che lui sia qui e che possa imparare ancora di piu’.
Il mister mi dice allenarmi bene e di stare tranquillo soprattutto in questo periodo nel quale non ho giocato molto.
Adesso ho giocato con la Samp, ho fatto benino e continuo cosi'”. Di squadre che avrebbero fatto di tutto per averlo in organico e farlo giocare non ne mancavano. “Ho parlato anche con giocatori con piu’ esperienza e mi hanno detto che questo processo di crescita che sto facendo e’ normale, come e’ normale che sia stato arrabbiato quando non ho giocato, ma e’ un’arrabbiatura positiva”. Il suo momento piu’ difficile dopo la partita con la Juventus.”Sul primo gol e’ stata colpa mia, non ho fatto la copertura su Lichtsteiner, ho rivisto tantissime volte quella partita e penso che con la palla ho fatto tutto bene, ma nella fase difensiva non e’ andata cosi'”.
E sull’avere o meno le caratteristiche per diventare un leader dell’Inter, Kovacic dice: “speriamo, il calcio italiano secondo me e’ molto difficile perche’ non ti puoi girare, non hai spazio. Sono ancora giovane, ho tanto da migliorare, ma voglio diventare un leader dell’Inter”. Quest’estate i Mondiali con la Croazia, un’altra importante esperienza per la sua crescita: “per noi croati e’ un appuntamento molto importante perche’ siamo un paese piccolo, abbiamo molti talenti, dobbiamo fare questo Mondiale bene e io posso solo imparare”. Kovacic ammette: “non mi piace parlare tanto di me stesso, voglio solo giocare, stare bene e fare bene. Non ho ancora 20 anni, tra i miei compagni guardo e imparo da Zanetti, che ha tanta esperienza, da Cambiasso che fa benissimo la fase difensiva, guardo tutti anche Milito che fa sempre gol o Palacio. Per l’italiano Handanovic mi aiuta tanto, con lui sto molto bene.
E’ stato proprio lui a dirmi la cosa piu’ bella da quando sono qui e cioe’ che a volte la strada va su e a volte giu’, questo e’ il calcio come la vita.Samir e’ un grande professionista e da lui si puo’ imparare molto”. agi