AreAvellino. Rewind dell’andata. Lupi poco incisivi

Totale remissività. √à questo che ha caratterizzato la partita dell’Avellino contro il Novara di sabato scorso. Ancora una volta, però, cos√¨ come per la partita con il Cagliari ci sono da segnalare degli episodi che hanno sfavorito gli irpini. Per la precisione si fa riferimento alla posizione di fuorigioco di Evacuo sul gol valente per il 2 a 0. Questo non deve comunque suonare come un alibi. Infatti quello che si è visto al Piola non aveva neanche lontanamente le sembianze di quella squadra che ha fatto, nelle giornate precedenti, ha scalato la classifica di Serie B. Dopo qualche minuto di coraggio nella speranza di dare filo da torcere ai piemontesi, poi l’oblio. A tagliare le gambe ai giocatori di Tesser è stato il fallo da rigore commesso da Chiosa su Gonzalez entrato da poco in campo al posto dell’infortunato Faragò.

Quello che però dovrebbe far riflettere non è solo il fatto che l’Avellino non ha messo in campo il carattere necessario per vincere una partita quasi decisiva, ma il fatto che i gol siano arrivati quasi tutti da errori già commessi in passato. Il primo gol, di Nadarevic, è frutto di un contropiede e di un rigore (uno perch√© il primo rigore è stato parato brillantemente da Frattali, ndr): Avellino completamente in avanti per cercare il gol, lancio lungo della difesa piemontese che vanno a pescare perfettamente i due attaccanti, prima Nadarevic sulla fascia destra, poi Evacuo dal lato opposto. Poi due falli, due rigori. Per non parlare del fallo inutile di Pucino che ha portato poi alla sua espulsione. Cosa non ha funzionato, quindi, a Novara? Soprattutto cosa non va nell’ultimo Avellino? Le responsabilità possono essere ricercate nel mercato? Probabilmente solo in quello in uscita, anche perch√© gli innesti, anche se non riscontrato nei risultati, hanno portato il loro contributo. Quel che manca è il sostituto di Marcello Trotta, definito sempre non determinante. Eppure da quando è stato ceduto al Sassuolo si sono abbassate anche le prestazioni di Castaldo, non perfettamente in forma a causa della lunga assenza dal campo da gioco. Quanta responsabilità ha in tutto ciò Tesser è da capire, anche perch√©, citandolo, finch√© Gigi sta bene deve giocare. Ma adesso sta bene? Sei mesi di totale inattività, quanto meno agonistica, sono tanti e il giocatore ha necessariamente bisogno di un inserimento graduale in modo da recuperare appieno il minutaggio nelle gambe. Strategia non utilizzata dal tecnico di Montebelluna, anche perch√© il 10 irpino ha risposto perfettamente, ed anche più di quanto ci si aspettasse, alle aspettative di tutti, rientrando e diventando determinante anche con l’aiuto di Trotta. Inoltre chi potrebbe sostituirlo, cioè Tavano, fino ad ora non ha dato riscontro rispetto a quanto promesso e di questo si è parlato ampiamente. L’ultimo arrivato, Joao Silva, ancora non è stato impiegato se non in pochi minuti proprio contro il Cagliari, e ha dato subito dimostrazione delle sue qualità, ma giudicarlo sarebbe sbagliato, perch√© non lo si conosce perfettamente. Cosa potrebbe risolvere questo momento dell’Avellino? Probabilmente basterebbe semplicemente un leggero turnover in modo da far rifiatare alcuni calciatori che hanno dato più del 100%. Un esempio potrebbe essere il citato Castaldo, ma anche Jidayi, che per tanto tempo a causa dell’emergenza in difesa, ha giocato da centrale difensivo, Gavazzi, che nonostante sia sempre presente ha dimostrato anche sabato di riuscire da dare sempre e comunque il suo contributo.

Cristina Mariano