Nella 19a giornata di Serie B le campane mettono in scena due partite completamente diverse, con risultati completamente diversi. La Salernitana, troppo remissiva, subisce il gol dell’1 a 0 su posizione netta di fuorigioco. La squadra di Torrente, però, ha tirato poco in porta. Unico uomo tangibile è stato Coda con Terracciano nel fronte opposto che ha poche responsabilità sui gol subiti.
L’Avellino, invece, continua la sua ripresa vincendo anche nella difficile trasferta lombarda contro il Como assetato di punti per sperare ancora in una salvezza miracolosa.
Sulla base di questo preambolo proviamo a stilare la classifica dei Top e dei Flop di questa giornata.
TOP ‚Äì Difficile trovare dei reali Top in questa 19a partita di campionato. Nonostante l’Avellino abbia trovato la vittoria sono pochi coloro che si sono espressi al meglio. Nella Salernitana è ancora più difficile trovare qualcuno che si salvi in una partita evanescente come quella giocata a Modena.
1. MILAN NITRIANSKY. Impossibile non dare il podio al terzino destro dell’Avellino, che dopo tante critiche è riuscito a bloccare la partita con una sassata su calcio di punizione. Un gol che ha portato poi la vittoria per i Lupi.
2. GIGI FRATTALI. Chiamato in causa in particolare nel secondo tempo, il portierone dell’Avellino ha salvato in diverse occasioni la partita, una deviazione in calcio d’angolo ed un salvataggio sulla linea di porta, proprio nel momento migliore del Como in preda alla rabbia ed alla voglia di rimonta.
3. GIGI CASTALDO. Ancora una volta il Capitano biancoverdi si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Ha sfiorato il gol nel primo tempo ed anche nel secondo tempo. Nel primo caso il portiere del Como in qualche modo ha salvato, nel secondo poca precisione, ma grande intenzione.
4. MASSIMO CODA. Uno dei due lati positivi della Salernitana di ieri. Unico centravanti che si è fatto vedere ieri e che ha provato a fare del male al Modena di Herman Crespo.
5. PIETRO TERRACCIANO. Nonostante i due gol subiti, non per responsabilità sua, il portiere granata si è dimostrato pronto e sveglio davanti ad alcune occasioni degli emiliani. Due belle parate una sullo zero e zero ed una nel secondo tempo.
FLOP ‚Äì Nell’elenco dei FLOP non si può non inserire anche gli arbitri delle due partite, non per giustificare -almeno in parte- la prestazione poco convincente di una delle due, ma perch√© i loro interventi hanno condizionato la storia delle partite.
1. ARBITRO ILLUZZI. Il direttore di gara della partita tra Modena e Salernitana non ha convinto. Il fischietto pugliese, non aiutato dai suoi collaboratori, non ha segnalato la posizione nettamente in fuorigioco di Bellinghieri in occasione del primo gol del Modena. Tanto merito alla squadra di Crespo, che ha vinto convincendo dopo una partita gestita quasi nella totalità, ma la segnalazione avrebbe potuto cambiare la storia della partita.
2. ARBITRO LA PENNA Anche l’arbitro di Como-Avellino non ha gestito bene la partita. Decisioni da lasciare perplessi. Un rigore per l’Avellino nei primi minuti della prima frazione di gioco. Scuffet esce su Bastien che con furbizia sposta il pallone verso la sua sinistra. Il portiere di proprietà dell’Udinese non può fare altro che travolgere il calciatore belga. Per l’arbitro però è solo calcio d’angolo. Nel secondo tempo altro pasticcio per il fischietto romano segnala una simulazione a Constantin Nica, che viene ammonito. La moviola smentisce la sua decisione. Probabilmente non c’erano gli estremi del penalty, ma il terzino rumeno è stato prima trattenuto durante la corsa e poi c’è stato un contatto tra i piedi dei calciatori entrati in collisione. Di sicuro il rumeno non ha simulato.
3. UMBERTO EUSEPI. Parte da titolare, ma gioca una partita del tutto evanescente. Il reparto offensivo dei granata, escluso Coda, non sembra in partita. Pochi palloni giocabili, ma cattiva gestione di quelli che sono arrivati nella trequarti modenese.
4. VINCENZO TORRENTE. Poco colpevole in questa occasione il tecnico della Salernitana. Bernardini si infortuna e l’assenza di difensori centrali lo costringono a ritornare al 4-3-3 che sin da subito si è dimostrato il modulo non adatto alla rosa granata.
5. DENILSON GABIONETTA. Ancora tanto impegno per l’attaccante brasiliano che cerca di rubare palla anche da metà campo. Non riesce a sbloccarsi e non riesce ad imporsi nel reparto offensivo. Spostato sulla linea del centrocampo sparisce del tutto, ben tenuto basso dalla difesa modenese.
Cristina Mariano