Il girone di ritorno si apre con il derby tra Avellino e Salernitana, una partita che ha confermato l’andamento delle due squadre. Una partita, inoltre, che non ha rispettato le aspettative di spettacolo che si sono viste, invece, nella prima di campionato. Un primo tempo equilibrato ed un secondo tempo in cui sono emerse le diverse convinzioni delle squadre e la differenza tecnica.
TOP ‚Äì Come detto, la partita non è stata spettacolare, n√© ricca di emozioni. Un primo tempo in cui le occasioni gol sono state davvero poche e sono state della Salernitana. Nel secondo tempo l’Avellino è emerso, ma ancora una volta a far la differenza è stata la panchina.
1. Marcello TROTTA. Uomo partita con le valigie pronte, anche se come ha dichiarato Taccone resta tutto in dubbio. Entra, al primo pallone toccato costringe Ronaldo al fallo ed al giallo. Si inserisce perfettamente nel gioco e porta la sua squadra in vantaggio, dopo aver sfiorato il gol pochi minuti prima.
2. Roberto INSIGNE. Con tutte le polemiche sulle spalle, da parte della tifoseria che lo ha messo in dubbio nelle ultime giornate, Insigne entra a partita in corso e alla prima azione manovrata manda al gol Trotta. Determinante anche in seguito con altre accelerazioni che però non hanno portato al raddoppio.
3. Attilio TESSER. Ancora una volta legger perfettamente la partita e inserisce gli uomini adatto a cambiare la storia ed il risultato.
4. Massimo CODA. Unico attaccante che ha creato davvero problemi alla retroguardia granata. Nel primo tempo due occasioni colossali su cui Frattali ha chiuso bene.
5. Pietro TERRACCIANO. Salva la Salernitana in diverse occasioni del secondo tempo. Salva prima su Trotta, poi evita il raddoppio pochi minuti dopo.
FLOP ‚Äì Deludente ancora una volta l’attacco della Salernitana, ma anche qualche elemento dell’Avellino.
1. Denilson GABIONETTA. Ancora bloccato dal punto di vista del gol. Si propone ma non si impone.
2. Francesco TAVANO. Brutta prestazione anche di Tavano, che si mangia un’occasione d’oro per portare in vantaggio i suoi a due passi dalla porta. Non eccede, si propone ma non ha lo stesso feeling con Castaldo che invece ha Trotta.
3. Antonio ZITO. Aveva dichiarato che avrebbe vinto il derby ed invece si fa vedere poco, quanto meno nella fase offensiva. Un buon colpo di testa nella prima vera occasione granata nel primo tempo, poi troppo poco per le capacità di uno degli ex di giornata.
4. Gigi CASTALDO. Non si impone, ma è giustificato. Messo in campo dopo un attacco febbrile molto forte prova a dare il meglio, ma complice forse la mancanza di Trotta non impressiona. Non brutta la prestazione, ma poco incisivo.
5. Arbitro NASCA. Non convincente la direzione di gara di Nasca. Lasciano perplesse delle decisioni nei confronti dell’Avellino. Partita molto corretta, ma alcuni falli assegnati non convincono, anche e soprattutto la decisione di non dare il rigore nei confronti degli irpini sull’intervento killer di Gabionetta sulla faccia di D’Angelo.
Cristina Mariano