“Questa Supercoppa italana non s’ha da fare. Almeno per il momento”. Questo il pensiero del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che, forte della battaglia vinta con la FIGC per il recupero della sfida di campionato contro la Juventus davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, ha provato a non far disputare la finale di Supercoppa. Un’ipotesi avanzata circa una decinda giorni fa dal presidente degli azzurri, che è stata mandata al mittente dalla Lega di Serie A, il match si giocherà salvo clamorose decisioni dell’ultima ora.
Per quanto riguarda i motivi della richiesta di rinvio, gli stessi sembrerebbero riconducibili a questioni economiche, in pratica le entrate sarebbero decisamente inferiori rispetto a quelle viste nelle passate edizioni. Da non sottovalutare la sede della gara, il Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia si trova proprio in una regione ad alto rischio Covid-19, come l’Emilia Romagna. Per essere più precisi. I club gaudagnerebbero 2,6 milioni di euro, un forte passo indietro rispetto ai 5,8 del 2019 in Arabia Saudia. A questo vanno aggiunti il mancato incasso causato dall’assenza del pubblico, il mancato versamento del paese o città ospitante, oltre all’eventuale pagamento di un premio ai giocatori, da parte della società vincitrice. Insomma, diversi fatto che hanno portato De Laurentiis a pensare ad un rinvio della Supercoppa a quando la situazione sanitaria sarà migliorata, magari per giocare in maggiore sicurezza e vedere anche il pubblico sugli spalti.