Napoli. Spalletti dopo il Sassuolo: “Fatta una grande prestazione”

Un’altra vittoria del Napoli che avvicina gli azzurri al terzo storico scudetto. Un successo contro il Sassuolo che porta la firma del duo Kvara-Osimhen, ma tutto orchestrato dal tecnico di Certaldo.

“Paragoni con Barcellona e City di Guardiola? Andiamoci piano.  Questa sera c’è stata una grande prestazione, paragonandola alle ultime partite vinte c’era stata meno qualità, questa volta è stata una grande prestazione. Osimhen? Da prime valutazioni sul posto, non sembra niente di pariticolare, solo un po di stanchezza”. – Le prime parole di Luciano Spalletti al termine della gara vinta dai suoi.

Il tecnico prosegue: “Siamo stati qualitativi nel far circolare la palla e creare occasioni. Abbiamo sofferto un paio di volte contro un buon Sassuolo, nel secondo tempo siamo entrati bene andando vicini al 3-0. Ho buone sensazioni per il futuro. Francoforte? Squadra fortissima, più abituata di noi a giocare per il dentro/fuori, hanno vinto l’Europa League”.

Tornando alla partita: “Gol su strappi individuali. Quando c’è stato da prendere vantaggio con il gioco di squadra, siamo stati bravi ad ottenerlo ma non c’è riuscito segnare. Questo è quello che serve, perché se mancano quegli strappi individuali poi diventa difficile. Meglio ci sia sempre la squadra. Ad essere pignoli questa è la piccola critica di questa serata. Sempre per pignoleria: non sempre ci allarmiamo abbastanza quando il pallone arriva al limite della nostra area.

Ma stasera abbiamo disputato una grande partita, una grande vittoria, però l’abbiamo vinta su due azioni individuali, con un gran gol di Kvara che svolazza come una farfalla in mezzo al campo e cambia direzione velocemente, poi con quel gol incredibile di Oshimen, che poi ha sbagliato alcune occasioni più facili. Quindi più equilibrio per non dover aspettare perle simili. Sulle 1000 partite, l’esperienza serve solo per imparare e saperne riconoscere altre che non sai. Quando si tiene palla ci si diverte tutti, perché si soffre di meno. Il pubblico si è divertito, è stata una gara di qualità”.

Sulle scelte dei giocatori: “Olivera e Rui sono calciatori differenti, diventa difficile fare questo ragionamento con giganti come Kim, Rrhamani, Di Lorenzo. Da altre parti diventa più facile, Mario Rui ha qualità importanti, fa scelte intelligenti, ma fisicamente è meno impattante di Olivera, per cui ci vogliono entrambi. L’importante è che non ragionino come i calciatori deboli: “sono titolare, sono panchinaro”. Si deve sempre fare un discorso di collettivo, basti pensare a Zerbin stasera che nei suoi 5 minuti ha fatto molto bene, dimostrando di poter giocare in serie A.

Quando siamo partiti a luglio, nelle mie mille notti insonni, ho pensato che quello più forte è quello che può darmi una soluzione, poi c’è il lavoro, senza naturalmente dimenticare le esigenze della società. Io sono convinto che se fossero rimasti gente come Mertens, Koulibaly, Fabian, avremmo fatto ugualmente un grande campionato”.

Tornando sulle 1000 panchine: “La dedica delle mie 1000 partite è a tutti i calciatori che mi hanno apprezzato in questi anni e ai tifosi del Napoli, stasera c’era uno stadio pieno di napoletani e questa è una cosa che ci rende orgogliosi. Dobbiamo fare di tutto per restituire a loro la felicità che meritano”.

Infine: “Questa è una vittoria diversa dalle altre anche per la forza dell’avversario; il Sassuolo ci somiglia molto come gioco, gioca dal basso, sa ripartire, per cui forse sono io un po’ troppo pignolo e questa vittoria ci aiuta a preparare al meglio anche la sfida di martedì. Noi ormai abbiamo le nostre certezze, certezze che porteremo anche sul campo dell’Eintracht”.