Rinascita Boscotrecase, questione stadio: le tappe della resa

“Non si può fare calcio a Boscotrecase”, così si chiudeva un breve comunicato apparso sulla pagina della Rinascita Boscotrecase lo scorso 8 giugno. La società vesuviana a due anni dalla sua fondazione e con una promozione conquistata in Prima Categoria ha deciso di fermarsi. Motivo? L’assenza di una struttura cittadina dedicata al calcio, con la conseguente migrazione in campi limitrofi e relativo dissanguamento economico per una piccola realtà, capace di creare entusiasmo in poco tempo.

La società, nel tempo, ha provato a dialogare con l’Amministrazione Comunale, non riuscendo nell’intento di avere un vero confronto sulla questione Stadio Comunale, ormai ad uso eslusivo del rugby, determinando la resa e il passamo del titolo sportivo, ormai destinato a Castellammare di Stabia, dove un gruppo di amici cercherà di far crescere una nuova realtà cittadina.

Abbiamo provato, con l’aiuto del collega Antonio Carlino, di segnare le tappe della rinuncia:

  • L’assenza di una struttura adeguata, il caro affitti e le varie spese gravate sulla società in questi due anni. Queste tra le motivazioni, come già evidenziato, della drastica decisione di dire addio al “calcio dei grandi” e proseguire solo con l’attività giovanile.
  • Un rapporto non idilliaco con la giunta comunale sin dall’inizio della stagione 2022/2023. C’è da chiedersi perché? Perché nessun membro della giunta ha presenziato la festa ldi presentazione della prima squadra? Era il 30 settembre e all’epoca la situazione Comune-Società era relativamente calma.
  • “Parole parole” cantava Mina, in questo caso promesse, tante promesse, ma pochissimi se non proprio zero fatti da inizio anno. Millantati aiuti economici mai arrivati, da persone che potevano sostenere la società anche dal punto di vista burocratico.
  • Un titolo, quello della Rinascita Boscotrecase, che ha tenuto alto il buon nome della città, in giro per la Campania. Dimostrando con la promozione di riuscire a far rumore in ambito sportivo, anche se regionale. Tutto questo senza l’appoggio delle Istituzioni comunali.
  • Ultimo punto, che si sposa col primo. La questione stadio Comunale, una struttura in cui sembra potersi salvare solo il sintetico e gli spogliatoi, per il resto tutto versa in pessime condizioni. Una pista atletico ormai logora, erbacce lungo il perimetro del campo e all’esterno della struttura, quasi come se fosse abbandonata da anni, un campo di basket ridotto ai minimi termini con crepe ovunque.

Nonostante tutto, la società ha provato ad entrare, in coabitazione con la società rugbistica, nella struttura per poter proporre calcio nella propria città. Ne abbiamo parlato anche con Aniello Di Martino, vice presidente della Rinascita Boscotrecase:

“Con grandissimo rammarico, qualche giorno fa, abbiamo annunciato la rinuncia al titolo per la prossima stagione. Nonostante la promozione in 1a Categoria abbiamo capito che il calcio a Boscotrecase non è possibile farlo. Tante sono state le promesse fatte da quando abbiamo iniziato questo nuovo progetto, ma alla fine l’amministrazione comunale ci ha solo preso in giro.

Come ben sapete il motivo principale della nostra rinuncia è la mancanza di una struttura in paese. I costi per continuare sono diventati insostenibili e allora abbiamo deciso di portare avanti solo il progetto del settore giovanile. Il nostro titolo lo abbiamo regalato ad una società di Castellammare. Prendere questa decisione, per noi, è stata come una pugnalata ma era l’unica soluzione.Dispiace, ma chi governa questo paese non merita di avere una società di calcio”.

DI SEGUITO LE FOTO DELLO STADIO COMUNALE: