Dopo il caso dei voti gonfiati per favorire le promozioni dei direttori di gara, la classe arbitrale rischia di tornare al centro del ciclone. Infatti, la Procura federale della FIGC ha aperto un’indagine, nel tentativo di accertare possibili irregolarità nei rimorsi spese del settore arbitrale. La FIGC si è attivata subito e, in accordo con l’Associazione Italiana Arbitri, sta cercando di capire le presunte irregolarità amministrative a tutti i livelli.
L’inchiesta dovrebbe terminare nei prossimi giorni, ma intanto l’AIA spiega, attraverso un comunicato, che la “storia” è stata segnalata proprio da loro e di aver già sospeso gli arbitri coinvolti:
“In attuazione dell’obiettivo della massima trasparenza associativa e come già comunicato su questo sito nei giorni scorsi, la nuova governance dell’AIA ha avviato audit interni amministrativi e contabili sulla conformità dei rimborsi-spese erogati per attività tecniche ed associative. All’esito di tali controlli, riscontrate delle incongruenze contabili nella compilazione dei rimborsi spese redatti di alcuni associati, la Presidenza dell’AIA ha inviato tutta la relativa documentazione alla Procura Federale della FIGC in data 21 aprile scorso. Nelle more della conclusione delle indagini federali, tutti gli associati coinvolti nella vicenda sono stati sospesi dall’attivita’ tecnica in via cautelare”.