Un inizio stagione all’Acerrana, in Promozione, poi il ritorno all’Oratorio Don Guanella Scampia, nella medesima categoria. Ma di chi stiamo parlando? Di Eduardo Pellecchia, bomber dei napoletani, tornato al Landieri per trascinare la squadra del quartiere di Napoli alla salvezza. Questo, però, prima che l’emergenza sanitaria da Coronavirus bloccasse l’intera Penisola italiana, campionati inclusi. La nostra redazione ha trattato l’argomento, e non solo, con Pellecchia.
In Italia in questo momento si combatte contro questo virus invisibile, il covid 19, li in squadra come la state vivendo questa situazione? Immagino vi starete allenando da casa come la maggior parte dei club di tutto il mondo?
“A parte la preoccupazione globale, noi come squadra ci stiamo quotidianamente allenando da casa e condividendo i nostri lavori, ovviamente con la speranza che quanto prima finisca tutto, in primis per tornare a vivere e poi per tornare a fare ciò che ci piace, cioè giocare a calcio”.
Quest’anno hai iniziato ad Acerra, nell’ Acerrana, poi nel mercato di riparazione invernale di nuovo la proposta di ritornare lì quella che tu consideri una seconda casa, l’Oratorio Don Guanella, trovando una situazione simile all’annata precedente del tuo arrivo che poi portasti a raggiungere una grandissima salvezza a suon di gol, quest’anno se tutto finisse qui sareste salvi se no ci sarà ancora da combattere punto a punto con le altre. Credi che questo gruppo possa raggiungere la salvezza?
“Si ho iniziato in una grande famiglia come quella dell’Acerrana, li ho lasciato amici ed una grande società dove di comune accordo, per scelte prettamente personali, sono andato via. Sono tornato al Don Guanella dove è casa mia, per cercare di centrare un’altra impresa simile all’anno scorso. La squadra quest’anno meritava qualcosa in più, possiamo stare tranquillamente a ridosso dei play off. L’Oratorio Don Guanella, inoltre, è una straodinaria società molto vicina ai propri atleti, anche in questi giorni particolari”.
Oggi è arrivato il primo caso di Coronavirus nel dilettantismo è purtroppo si tratta di un tuo ex compagno ad Acerra, del capitano Raffaele Rivetti cosa ti senti di dire in merito?
“Non appena ho saputo la notizia ho contattato personalmente Rivetti, lo reputo un professionista. Fortunatamente sta benissimo e ciò mi ha rasserenato”.
Qualora si ripartisse il tuo prossimo gol a chi vorresti dedicarglielo?
“Il prossimo gol a tutte le persone che sfortunatamente hanno avuto perdite, chi dei suoi cari e chi delle loro attività, sono vicino a tutte già da adesso”.
Un pensiero a tutti i tifosi ed alle persone di Scampia incoraggiandoli a non mollare in questo momento delicato che stiamo vivendo.
“Scampia è un quartiere eccezionale, dove stanno facendo tante campagne per i più poveri. Questo fa onore ad un quartiere che nel suo piccolo ha un cuore grande. Ne usciremo e torneremo più forti di prima”.
A cura di Enzo Papolino per SportCampania