Lunga ed interessante chiacchierata con il tecnico dell’Oratorio Don Guanella Scampia, Sandro Marino, che, quest’anno, ha fatto il suo esordio su una panchina di Promozione dopo diversi anni passati sui campi di Prima Categoria. Un allenatore a dir poco vulcanico, passionale, molto preparato, ma soprattutto voglioso di fare bene e regalare gioie e tante soddisfazioni alla società e ai tifosi del Don Guanella. Di seguito le sue parole:
– Passaggio del turno in Coppa, mentre in campionato sono arrivate una sconfitta e una vittoria (con due gare rinviate). Sei soddisfatto di questo inizio di stagione?
“Parto dal presupposto che, in questo mese, calcolando le quattro partite disputate tra Campionato e Coppa Campania di Promozione, senza guardare contro chi abbiamo giocato, posso ritenermi soddisfatto. Ma non per i risultati, ossia tre vittorie e una sconfitta immeritata, ma soprattutto per l’amalgama del gruppo e per aver dato l’opportunità a tutti di giocare e mettersi in discussione. Abbiamo dato la possibilità a ben sette 2003 e a tutti gli under della rosa di poter giocare e mostrare il loro valore. C’è ancora tantissimo lavoro da fare, la mia soddisfazione principale è il fatto che il gruppo si sta amalgamando e diventa giorno dopo giorno sempre più coeso e affiatato. Tutti lavorano a mille, i ragazzi mi seguono in tutto e per tutto. Non parlo mai dei singoli giocatori, però oggi voglio fare una nota di merito ai veterani del gruppo, tra cui il centrocampista Gennaro Sabatino, pochi lo menzionano ma è un ragazzo che non conoscevo bene ed oggi è uno dei punti cardine di questo gruppo. Non sottovaluto Sequino, Pellecchia e tutti gli altri esperti, ma andava fatta una nota di merito a questo ragazzo che si allena sempre a mille, si mette sempre a disposizione senza dire una parola e fa tutte le cose che io gli chiedo: avere giocatori così in rosa è un privilegio. Sono contento per quanto riguarda i nuovi del gruppo, tra cui Guitto e Marotta che sono due giocatori che sono un vero lusso per questa categoria, Buonaurio che arriva da diversi campionati di Promozione ed Eccellenza, Maiello, il bomber Angiolino, Cesareo che è andato a segno con la Vis Frattaminorese, Rippa, Aveta Alberto, Esposito, Vitale. Sono entusiasta e allo stesso tempo soddisfatto delle prestazioni dei nuovi innesti”.
– Come obiettivo, ad inizio stagione, vi siete prefissati i playoff. Secondo te questa squadra ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo in un girone molto equilibrato ed ostico?
“Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: vogliamo disputare un campionato importante. Lo ribadisco e lo confermo anche dopo questo mese che ho trascorso con questi ragazzi, si è creato un bel gruppo. La base principale di una vittoria, secondo me, è avere un gruppo solido e in armonia, che rema per un unico obiettivo. Oggi posso ritenermi soddisfatto sotto questo punto di vista. Non è solo un questione di gruppo, oppure di tecnica o tattica, penso che quest’anno si avranno grandi difficoltà a recuperare le partite che sono state rinviate, visto che si giocherà sicuramente di mercoledì. Noi abbiamo una rosa costruita a costo zero, come anche altre società di questa categoria. Per i nostri ragazzi si tratta di un dopo lavoro, di un divertimento, quindi la difficoltà principale è proprio giocare il mercoledì le partite che sono state rinviate con un rosa al completo. Non rinnego gli obiettivi che ci siamo prefissati, anzi, vedendo le partite che abbiamo disputato e la voglia dei ragazzi nel raggiungere l’obiettivo, siamo determinati sempre di più e vogliamo raggiungere i playoff. Con la speranza di portare a termine questo campionato”.
– Con il nuovo dpcm che è stato ufficializzato nelle scorse ore, il calcio dilettantistico si fermerà, se tutto va bene, per circa un mese. Sei d’accordo con questa decisione del Governo?
“Sono d’accordo, la salute viene prima di tutto. Nel calcio dilettantistico non ci sono i controlli che avvengono nei campionati professionisti, quindi la possibilità di contagio è molto più elevata. Io sono del parere che i dilettanti andavano fermati già da un paio di settimane, infatti molte partite sono state rinviate a causa di tesserati positivi al Covid 19 nelle varie squadre. Il campionato andava fermato, in modo tale da non falsare tutto e non alterare il calendario. Ci sono squadre che devono recuperare diverse partite. Si giocherà sicuramente il mercoledì, quindi secondo me a gennaio si vedrà un altro campionato”.
– Sei un figlio di questo quartiere, da calciatore hai vestito la maglia dell’ODGS e la tua carriera di allenatore è iniziata qui. Oggi, per te, cosa significa guidare questa squadra nel campionato di Promozione? Che emozioni provi?
“Ho vissuto la mia infanzia nell’Oratorio Don Guanella di Scampia, sono cresciuto qui, questa è casa mia. Da piccolo, ho militato anche nella scuola calcio guanelliana, fino agli esordienti, successivamente ho preso altre strade per una crescita personale. Alla fine sono ritornato dopo diversi anni di militanza nelle categorie dilettantistiche, ho giocato anche all’estero. Per me è un’emozione unica rappresentare la squadra del mio quartiere; il simbolo delle Vele di Scampia sulle nostre divise è una questione di appartenenza, siamo cresciuti lì. È un posto che spesso viene etichettato in un certo modo da tv e giornali, ma nelle Vele ho conosciuto tante persone stupende, educate e perbene che nella loro vita si sono realizzate a livello lavorativo e non solo. L’Oratorio Don Guanella Scampia è stato il punto di partenza della mia carriera di allenatore, oggi che sono ritornato in Promozione lo ritengo un punto di arrivo. Ovviamente, essendo un allenatore che si pone degli obiettivi, non posso promettere di restare a vita su questa panchina. Gli allenatori sono scelti e vengono giudicati dai risultati che portano a casa. Io spero di fare bene e di portare in alto la squadra del quartiere, ma se le cose non vanno per un certo verso, è giusto che la società faccia le sue scelte. Punto a fare bene, voglio rimanere a lungo in questa società, sono un figlio di Scampia e del Don Guanella. Gli allenatori, i giocatori e tutti gli sportivi hanno dei sogni e delle speranze: io dico sempre “step by step”, poi è il campo che ti da la possibilità di crescere e dimostrare le tue qualità”