NOTTE NBA: L’INIZIO DELLA STAGIONE TRA SORPRESE E CONFERME ASPETTANDO L’IN-SEASON TOURNAMENT

 


Notte ricca di spettacolo sul palcoscenico più prestigioso del mondo per quanto riguarda la pallacanestro, che ha visto andare in scena ben 11 partite nella vigilia di Halloween.

Terza vittoria su tre partite per i Boston Celtics che passeggiano nella capitale vincendo 126-107 sul campo degli Washington Wizards dominando dal primo all’ultimo minuto di gioco, con il primo quarto che termina addirittura con un netto 42-19. Spiccano le prestazioni di Jaylen Brown che mette a referto 36 punti con un clamoroso 8/13 da 3 punti e un +32 di plus/minus, e di Jayson Tatum che chiude con 33 punti e +27 di plus/minus. Washington che invece è in totale rebuilding ha un solo obiettivo per questa stagione: tankare il più possibile per ottenere qualche scelta alta al prossimo draft.

Vittoria anche per Brooklyn sul campo degli Hornets, con Cam Thomas che non finisce più di stupire. Dopo la meravigliosa stagione disputata l’anno passato e la stagione corrente iniziata sugli stessi standard, si sta definitivamente trasformando da perfetto sconosciuto a volto della squadra al pari di Mikal Bridges. Altri 33 punti per lui, dopo i 30 contro i Mavs e i 36 contro i Cavs delle prime due partite. È nata una vera e propria stella.

Proseguendo con le vittorie in trasferta i Portland Trail Blazers sbancano a sorpresa Toronto 99-91 trovando il primo successo stagionale guidati da un ottimo Grant, che segna 22 punti, e Ayton che chiude con 10 punti e la bellezza di 23 rimbalzi.

OKC vince in scioltezza in casa contro Detroit la sua terza partita della stagione 124-112, dimostrando una solidità e una versatilità sorprendente. Con un roster giovane e lungo come il loro, una superstar assoluta come Shai Gilgeous-Alexander, Giddey che gioca come un veterano a 21 anni appena compiuti, Chet Holmgren a disposizione e un grande allenatore come coach Mark Daigneault, il futuro è roseo in quel di Oklahoma.

I Bucks tornano alla vittoria, dopo il passo falso in casa contro gli Hawks, battendo i Miami Heat 122-114 nel rematch del primo turno di playoff della passata stagione. Bella prestazione di Giannis, che mette a referto 33 punti e 7 rimbalzi, e di Dame Time che segna 25 punti, riscattandosi dopo la brutta partita della scorsa notte. Non bastano invece i 35 punti di Tyler Herro per evitare la sconfitta in casa Heat, dove non mancano le difficoltà in questo inizio di stagione, ma occhio a dare per morta troppo presto questa squadra.

I Chicago Bulls battono gli Indiana Pacers a Indianapolis 112-105, in una partita decisa nei minuti finali e, soprattutto, dal parziale dell’ultimo quarto 34-22 in favore degli ospiti che ha permesso alla franchigia dell’Illinois di rimontare. Ottimo Nikola Vucevic che realizza 24 punti e prende 17 rimbalzi, supportato anche dalla coppia Derozan-Lavine che ne siglano rispettivamente 20 e 23. Serata storta invece dalla lunga distanza per la stella di Indiana Haliburton che non va oltre un misero 12,5% (1/8).

Vittoria in rimonta anche per gli Atlanta Hawks di uno stratosferico Dejounte Murray che segna 41 punti e 7 rimbalzi tirando con il 70,8% dal campo, costringendo i Minnesota Timberwolves ad arrendersi. Dopo un primo tempo terminato 79-60 per la squadra ospite, il secondo tempo recita un roboante 67-34 per i padroni di casa. Minnesota, fatta eccezione per Anthony Edwards, ha davvero tanti punti interrogativi e tante cose da sistemare.

fonte foto Doncic: profilo Instagram Overtime storie a spicchi

Per restare in tema Halloween, continua l’inizio di stagione horror per i Memphis Grizzlies che, privi della propria superstar Ja Morant causa squalifica, ottengono la quarta sconfitta su quattro partite di cui tre giocate in casa. Il rientro del rookie of the year 2020 è tutt’altro che vicino, e questa stagione per Memphis rischia di diventare davvero un incubo. Ad avere la meglio su di loro sono Luka Doncic e compagni che, al contrario, ottengono la terza vittoria su tre. L’ex Real Madrid chiude con un’altra tripla doppia da 35 punti 12 rimbalzi e 12 assist confermando un inizio di stagione da primissimo candidato al premio di Mvp.

fonte foto Doncic: profilo Instagram Overtime storie a spicchi

Parlando di Mvp, ennesima giornata in ufficio per “the Joker”. Altra tripla doppia da 27 punti 10 rimbalzi 11 assist, seconda in quattro partite, 107esima della carriera (raggiunto Lebron James e Jason Kidd al secondo posto per maggior numero di triple doppie realizzate nella storia). I Nuggets battono non senza qualche difficoltà i Jazz, guidati da un ottimo Markkanen da 27 punti e 14 rimbalzi. Ma in ogni caso riescono a spuntarla e confermano il loro percorso netto. Obiettivo Nuggets: back to back.

Spostiamoci in California dove i Lakers riescono ad avere la meglio su dei convincenti Orlando Magic, con un finale al cardiopalma che non culmina in un over time soltanto per una tripla sputata dal ferro tentata da Suggs. Bella prestazione di Davis con 26 punti e 19 rimbalzi e decisive le triple nel finale di D’Angelo Russell e Lebron James ( che con la partita di stasera è diventato l’ottavo giocatore con più partite disputate nella regular season NBA). Discorso simile fatto per gli OKC, Orlando dopo tante stagioni nelle ultime posizioni di classifica è in netta fase di crescita e continuando su questa strada può sperare in qualcosa di importante da qui ai prossimi anni. Dall’altra parte i Lakers continuano a non convincere del tutto, poche soluzioni offensive e momenti di blackout difensivi preoccupanti. Coach Darvin Ham dovrà correggere parecchie situazioni se vuole sperare di portare avanti i suoi Los Angeles nella post season.

fonte foto Curry: profilo Instagram nbalatam

Concludiamo con i Golden State Warriors che annichiliscono completamente i Pelicans fuori casa 130-102. Partita che vedeva assenti da una parte Brandon Ingram, dall’altra parta Klay Thompson e Jonathan Kuminga per dei lievi problemi fisici. E allora chi ci avrà pensato? Il solito Stephen Curry che realizza 42 punti con 7 triple, 5 rimbalzi e 5 assist in 30 minuti di gioco tirando con il 68,2% dal campo. Secondo match da 41 o più punti in quattro partite giocate. Il quattro volte campione NBA è l’unico giocatore dopo Michael Jordan ad aver realizzato almeno 34 partite da 40+ punti dopo aver compiuto 30 anni. Golden State dopo le enormi difficoltà in trasferta della passata stagione ne vince 3 su 3 in questo inizio. La squadra sembra più solida, più lunga e meno superficiale. I Warriors si stanno ritrovando. E con un Curry così in bocca al lupo a tutte le altre.

La stagione NBA è appena cominciata, ma sta già regalando emozioni, spettacolo e sorprese. Buon divertimento a tutti.

 

fonte foto del pallone: getty images e Noah Graham

fonte foto Doncic: profilo Instagram Overtime storie a spicchi

fonte foto Jokic: profilo Instagram Denver Nuggets

fonte foto Curry: profilo Instagram nbalatam