Napoli, dalla A alla Champions il prodotto non cambia: è sempre dominio azzurro

Lo stupore può essere considerato come la porta d’accesso al ciò che è bello. Quel bello che direttamente ti affascina e ti soprende, un po’ come si è verificato per il Napoli in avvio di stagione, ma bisogna essere sinceri: in questa squadra ci credevano in tre, cioè Aurelio De Laurentiis (questa estate aveva annunciato che la squadra lottava per lo scudetto, ndr), Cristiano Giuntoli e Luciano Spalletti. Una squadra che con un’arrogante eleganza si è affermata in Italia, dove domina in campionato, e sta facendo la voce grossa nel palcoscenico della Champions League.

 UNDERDOG MASCHERATO

All’alba del campionato di Serie A, questa squadra veniva messa tra in quinto e il sesto posto, nelle ormai famose ma tanto inutili griglie di partenza di inizio stagione. La squadra di Spalletti veniva inserita dopo Inter, Milan, Juventus, Roma e Atalanta, spesso anche Lazio. Questo a causa di un netto e radicale cambio generazionale, con l’addio di elementi di spicco all’interno della rosa partenopea. Infatti, ricordiamo gli addii di Ospina, Koulibaly, Fabian Ruiz, Mertens e capitan Insigne (giusto per citare i più importanti, ndr). Il Napoli ha puntato su dei cardini come Mario Rui, Lobotka, Zielinski e Osimhen, dando ancora lustro a Meret, Lozano e Politano (inizialmente con la valigia in mano, ndr), inserendo elementi poco conosciuti come Kim Min-Jae (il ricordo dei tre pacchetti è ancora vivo, ndr) e Khvicha Kvaratskhelia, che hanno fin da subito dimostrato il proprio valore, ma anche elementi che da subentrati stanno facendo più che bene, come Olivera e Simeone.

Un underdog inaspettato, mascherato da squadra che probabilmente avrebbe fatto fatica, almeno come dicevano quelli bravi, in questa stagione, ma che diversamente sta, come già detto, dominando in lungo e in largo in Serie A, dando prova del proprio valore anche in Europa.

 

 NAPOLAVORO CHE INCANTA

Ventitre partite di campionato, 20 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta per gli azzurri con 56 reti messe a segno e 15 subite. Numeri eccezionali che hanno permesso un trend positivo, tanto da mettere una differenza di ben 15 punti dall’Inter seconda in classifica. Uno strapotere in campionato che permette agli uomini di ragionare contraquillità partita dopo partita, preprando bene le sfide di coppa. Infatti, anche in Champions League i numeri sono straordinari: 22 messe a segno tra gironi e ottavi di finale, appena 2 quelle subite. Altri numeri che danno dimostrazione di un fattore dominante anche fuori dai confini nazionali. Espressione di un calcio che incanta, fa sognore e che diverte tutti, tifosi e non. Un’esaltazione della bellezza del calcio. Capace di mettere far collimare il medesimo pensiero dei vari addetti ai lavori, anche se con qualche eccezione. Situazioni che comunque fanno ben sperare non solo per questa stagione, ma anche per le prossime. Unico neo, fino ad ora, è l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Cremonese, arrivata tra l’altro solo ai calci di rigore.

UN SOGNO NEL CUORE DA TENERE STRETTO

Ora come ora, solo il Napoli può fallire l’appuntamento con lo scudetto. Numeri alla mano e visto l’andamento del campionato, con le inseguitrici che tendono a fermarsi spesso durante il percorso, gli azzurri potrebbero ritrovarsi alla sfida contro la Juventus (se non prima, ndr) a giocarsi la partita scudetto. Tra la gara con l’Empoli di sabato e la sfida con i bianconeri di fine aprile saranno 8 le gare da disputare, in cui se arrivassero 24 punti, ne resterebbero solo 21 a disposizione e i conti potrebbero essere già fatti. Ovviamente, si va a numeri e teorie masturbatorie a livello mentale, ma comnque possibili visto l’andamento della stagione. Attualmente solo gli azzurri possono perdere questo terzo scudetto, il primo dell’era De Laurentiis.