Juve Stabia. Questione ripescaggi, gli appelli dei gialloblu cadono nel vuoto

Dopo la sciagurata annata scorsa, e dopo un massiccio riassetto dell’organigramma societario, la Juve Stabia si è preparata, durante il mercato estivo, ad affrontare la sfida della nuova Lega Pro unica. La mancata iscrizione al campionato di Serie B da parte del Siena ha, però, dato il via ad una corsa al ripescaggio alla quale anche le vespe hanno tentato, senza successo, di partecipare. Il 18 agosto il Consiglio Federale stilla una graduatoria per il ripescaggio dei club, graduatoria della quale, a tutto’oggi, non è stato possibile prendere visione. Il termine perentorio del 25 agosto per la presentazione, da parte della squadre interessate al ripescaggio, di dimostrare di possedere i requisiti adatti, è trascorso senza che le società ricevessero alcuna comunicazione ufficiale. Il 29 agosto, a sole quattro ore dall’inizio del campionato, attraverso un comunicato di appena un rigo, viene deciso il ripescaggio del Vicenza. Oltre al danno, la beffa: le vespe si sono viste negare (oltre alla riammissione in cadetteria) anche la richiesta di proroga del mercato, caduta semplicemente nel vuoto. Da qui la decisione di scrivere una lettera al Presidente Giovanni Malagò, con la richiesta di fare piena luce sulle (dubbie) modalità utilizzate e sui criteri adottati per il ripescaggio.

La società Juve Stabia ha, inoltre richiesto le dimissioni dei vertici della Serie B e della Lega Pro.