Brunswijk, vicepresidente del Suriname e ricercato dall’Interpool: l’esordio tra i professionisti a 60 anni

Può esordire nel mondo del calcio professionistico una persona che è Vicepresidente del proprio paese? Si, perchè no. Può una persona ricercata dall’Interpool per reati legati al traffico di droga, giocare a calcio tra i professionisti? Diremmo di no, ma a quanto pare è capitato. Non stiamo parlando di due persone differenti, ma bensì della medesima.

Lo scenario è quello della Concacaf League, gara tra Inter Moengotapoe e Olimpia, giocata in Suriname. I padroni di casa fanno esordire dal primo minuto il corpulento Ronnie Brunswijk, vicepresidente del piccolo stato sudamericano, che disputa la sua prima partita da professionista all’età di 60 anni (precisamente 60 anni e 198 giorni, dr), diventando il calciatore più anziano di sempre a giocare una gara internazionale ufficiale di un club. In campo anche il figlio Damian. La partita del politico surinamese è durata poco meno di un’ora, infatti è stato sostituito al 54′ quando la sua squadra (la squadra è proprio sua, visto che ne è anche in presidente, ndr) era sotto di tre reti. Per la cronca il match si è chiuso con il riusltato di 0-6 in favore degli ospiti honduregni.

La notizia nella notizia è che Brunswijk non potrà disputare la gara di ritorno in Honduras, per reati legati al traffico di droga, come già accennato, compiuti in gioventù. Il vicepresidente del Suriname, inoltre, da giovane è stato anche un guerrigliero e si vocifera che abbia avuto circa una cinquantina di figli.