Angri 1927. Tortora rilancia a Limodio: “Pronti a sederci, ma sul tavolo il capitale”

Gerardo Tortora rilancia ed ecco qua che Francesco Limodio e la sua società sono pronti alla conversione dell’ASD ad SRL. Due società contrapposte, ma che dal canto loro volevano dare avvio ad una nuova vita per l’Angri, una progettualità. Limodio pronto a farsi da parte a chi comprerà le quote, Tortora, invece, portavoce di un gruppo di imprenditori residenti a Torino che vogliono riportare splendore alla piazza grigiorossa.

“Siamo pronti a sedersi e discutere -confessa Tortora alla nostra redazione- Ma solo dopo aver visto il capitale sociale. Ci dev’essere a disposizione, però, una cifra importantissima per riuscire a far sì che l’Angri possa tornare in Serie C. Solo con una cifra importantissima a disposizione della società possiamo pensare di sederci, ma anche leggendo lo statuto. Vogliamo capire se si tratta di una SRL o una SRLS, perchè una sola persona che amministra tutti i soldi non rientra nei nostri interessi. Per quel che riguarda i debiti, io finchè ho gestito, era tutto il regola, ho preso il Real Bellizzi, rinominandolo, giocando lontano dal Novi perchè era un campo di patate. Ora è un gioiellino, ho pagato tutti i debiti dell’epoca e ora ho lasciato il titolo pulito. Fino a dicembre non c’era neanche un euro da saldare. I 36mila euro dei premi di prestazione sono frutto di un accordo tra Limodio ed Apicella. Ora, chiarita la nostra posizione, passiamo la palla alla società, attendiamo notizie”.