Turris. La salvezza con Fontana, ma il futuro è da scrivere

La matematica ha sancito la salvezza della squadra corallina dopo una stagione sofferta, a tratti inspiegabile, la giustizia sportiva ha fatto il resto respingendo il ricordo del Monterosi.

Il direttore Primicile è ai saluti, ha definito la stagione della Turris “fallimentare”, viene da chiedersi se la squadra fosse retrocessa come l’avrebbe definita.

Ma andiamo per ordine a descrivere una stagione sofferta, partita con altri auspici: una campagna acquisti che sembrava presagire un’annata che avrebbe migliorato la straordinaria galoppata fino ai play-offi dello scorso anno. Il primo allarme però suona già nel ritiro di san Gregorio Magno, le prime amichevoli perse con squadre dilettanti, un’identità che con la partenza di Caneo sembrava già fosse smarrita.

Subito la società è corsa ai ripari, Canzi non inizia neanche il campionato ed ecco che si trova una valida alternativa, arriva Padalino, allenatore esperto, le prime partite danno ragione alla scelta della società, la squadra si insedia stabilmente nelle posizioni che contano. Torre del Greco è un ambiente difficile, questo è noto, e, alle prime difficoltà, le contestazioni, il mister che dopo il tracollo dell’unica partita sbagliata fino a quel momento (Potenza) rassegna le dimissioni, la squadra è sesta in campionato in condominio con altre due compagini, eppure tutti scontenti, chissà se qualcuno avesse preso le difese di Padalino e magari convincerlo a rimanere… con il senno di poi non si fanno i campionati.

Dal cilindro, si proprio da li, si pesca nelle giovanili del Frosinone ( non dell’Atalanta), Davide Di Michele che in due mesi è riuscito a traghettare la squadra fino al penultimo posto in classifica, viene esonerato, lascia le ceneri, il terzo allenatore che non mangia il panettone nel Golfo.

di Pasquale Colantuono

Tra lo scetticismo della piazza arriva Gaetano Fontana, rifiuta il premio salvezza, definisce la rosa di grande valore e predica lavoro e sacrificio, il lavoro di ricostruzione gli risulterà probabilmente molto più difficile di quanto immaginasse, per sua fortuna ha un mese davanti a sé per poter suggerire innesti con mercato aperto. Arrivi e partenze a gennaio modificano il volto della squadra, soprattutto con giocatori che più si adattano al suo modo di giocare, ma è necessario fare punti, subire meno gol, la Turris fino a quel momento è la squadra che ha subito più gol in campionato.

Per fortuna le squadre impegnate nelle zone basse della classifica non corrono, un aspetto questo che ha concorso all’ottenimento della salvezza, giocatori come Leonetti e Giannone che fanno la differenza nella maggior parte delle squadre della categoria sono stati più in infermeria che in campo, Fontana ha avuto il tempo di organizzarsi, di scegliere i propri uomini fidati e giocarsi tutte le carte puntando su di loro.

Affinchè sia un riassunto non si può citare tutti, ma semplicemente gli uomini che hanno fatto la differenza e, dato un volto di squadra, andiamo per ordine: fondamentale ai corallini è Maniero che con i suoi 11 gol ha messo la firma su diverse vittorie; il geometra di centrocampo, Daniele Franco, arrivato a gennaio ha dato ordine e soluzioni al gioco,  Frascatore, che alla fine si è scoperto anche uomo gol, risvegliato dopo una prima parte di campionato dove era anch’egli protagonista della difesa più battuta del girone, ha ritrovato con Fontana una sicurezza e tempi di gioco di altra categoria.

Ultimo ma solo perchè è stato forse il vero protagonista di questa svolta Gaetano Fasolino, il portiere era arrivato a fine agosto ma i predecessori di Fontana a parte un’apparizione in coppa e una forzata in campionato, neanche si erano accorti di lui, nonostante lo score negativo non fosse a loro favore. Il  giovane portiere ha dato sicurezza al reparto che è rimasto pressoché lo stesso della prima parte della stagione, ha ridotto al minimo le reti subite dalla Turris posizionando la Turris nella speciale classifica di gol subiti dal suo innesto al terzo posto dietro Catanzaro e Crotone subendo solo 11 gol in 12 partite e tenendo la porta imbattuta in 6 gare, MVP.

Primicile pare sia già un ex, Fontana con il comunicato stampa di fine stagione sembra anche lui ai saluti finali, e, la famiglia Colantonio ha già ufficializzato la volontà di lasciare la società corallina, il futuro è tutto da scrivere.

Luca Artipoli
foto: Pasquale Colantuono