Il direttore sportivo della Salernitana, Morgan De Sanctis, questa mattina è intervenuto presso la sala stampa dello stadio Arechi per fare il punto della situazione in casa granata. È tempo di bilanci, ma sopratutto di programmare quello che sarà la prossima stagione. A margine della conferenza stampa, il ds del club campano ha risposto alle molteplici domande in vista del futuro. Sono stati diversi i temi toccati dal direttore sportivo della Salernitana, tra questi anche quello riguardante mister Paulo Sousa. Il tecnico portoghese, come rivelato dallo stesso Morgan De Sanctis, resterà al comando della guida tecnica.
PAROLA AL DS DE SANCTIS
“L’occasione di oggi è utile per tirare un bilancio sulla stagione appena conclusa. E’ stato fatto un lavoro importante e sono stati raggiunti risultati notevoli. Durante la stagione non ho parlato molto e probabilmente non sono intervenuto quanto era necessario farlo. In alcuni momenti ho preferito rimanere in silenzio perché così facendo ero sicuro di salvaguardare l’interesse della Salernitana. Anche nei momenti difficili ero sicuro che la squadra allestita a un certo punto avrebbe ottenuto i risultati auspicati. Bisogna condividere i meriti con tutti i dipendenti della Salernitana, lo staff medico, lo staff tecnico, la direzione sportiva, i calciatori, il Presidente, l’Amministratore Delegato e tutta la tifoseria.
Mister Sousa è arrivato a febbraio e ha accettato la nostra sfida che era molto stimolante per entrambe le parti. L’accordo contrattuale prevede un’opzione unilaterale da parte della Salernitana di rinnovare il contratto e questa opzione è stata esercitata. Allo stesso tempo c’è lo spazio per l’allenatore di decidere se continuare con noi. In generale per il futuro della Salernitana c’è condivisione di programmi e un allineamento totale con lui e siamo sicuri che il progetto Salernitana continuerà con mister Sousa. Il bilancio personale di questa stagione è assolutamente positivo perché la Salernitana si è salvata con tre giornate d’anticipo e grazie agli investimenti fatti dodici mesi fa ha una base solida su cui ripartire nella prossima stagione.
Si può e si deve sempre migliorare per ambire a qualcosa in più. Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che l’obiettivo deve essere quello di salvarsi di nuovo, cercando di farlo il più velocemente possibile. La strategia del prossimo mercato sarà indirizzata a rendere la Salernitana un progetto più virtuoso e sostenibile. Con Boulaye Dia è stato fatto un esercizio di corteggiamento enorme ma ci siamo accorti che il calciatore lo meritava. Siamo convinti di riscattare il giocatore, sarà a disposizione quando ripartirà la nuova stagione. Questo club si è ritrovato in sei mesi da un progetto di mantenimento della dignità ad un progetto più ambizioso quindi si è alzato il notevolmente il livello della rosa.
Se saremo in grado di indovinare le scelte con giocatori giovani di prospettiva affiancati da giocatori esperti che li possano aiutare a crescere, sono sicuro che nel giro di 24/36 mesi riusciremo a rendere la Salernitana una società sostenibile. Gli esercizi di riscatto di Dia, Pirola e il rinnovo di Ochoa sono sinonimo di grande forza del club. La Salernitana cercherà di ripulire il più possibile il gruppo di calciatori che non fa parte del progetto per recuperare risorse in modo da non intaccare il valore della rosa.
Cercheremo di mantenere i giocatori più importanti ma se dovessero arrivare offerte concrete da club importanti la Società non strozzerà le ambizioni di nessuno. Il Presidente è una sicurezza ma ci ha chiesto nell’ambito di un percorso di crescita investimenti sempre meno influenti rispetto al valore che deve avere la Salernitana per restare in Serie A. Vogliamo abbassare i costi, non possiamo e non dobbiamo approfittare del fatto che dietro di noi c’è una proprietà forte. In questi dodici mesi ho constatato che è difficile avere per la Salernitana un rapporto proficuo e di reciproca collaborazione con i club italiani, tranne le big, perché si entra in un discorso di competizione.
Andiamo a lavorare su tutti i mercati e in questi mesi abbiamo sondato ogni parte del mondo. Il momento più brutto della stagione è stata la sconfitta di Bergamo che rappresenta la pagina più brutta della storia della Salernitana in Serie A e non la dovevamo produrre. Quella partita ha introdotto dentro di noi senso di responsabilità e rivalsa per portare di nuovo in alto la Salernitana. Il momento più bello è stata la vittoria contro l’Atalanta perché con quella vittoria abbiamo avuto la certezza che la Salernitana avesse conquistato la salvezza in Serie A. Un altro momento brutto è stato quando la Società ha deciso di andare in ritiro in Turchia perché non doveva andare, avevo ripetutamente detto che non era la soluzione giusta.
Stiamo visionando qualche ragazzo dell’Under 20 che sta giocando il mondiale, abbiamo una conoscenza dettagliata di diversi profili. L’obiettivo della Salernitana è salvarsi di nuovo, rimanere in Serie A cercando di farlo il più velocemente possibile. Ci auguriamo la riapertura della Curva Nord per avere sempre più tifosi e famiglie allo stadio. Se la Salernitana si salva è destinata a continuare a crescere perché ci sono tutti i presupposti”.