Hellas Verona-Benevento. Inzaghi: “Lasciamoci alle spalle la sfida di Coppa, stiamo bene e quasi al completo.”

Il Benevento di scena contro l’Hellas Verona, per riscattare la confitta in campionato contro il Napoli. Di seguito le parole di Filippo Inzaghi, tecnico giallorosso in vista della sfida con gli scaligeri di lunedì.

Il gruppo sta bene ed è voglioso di fare una grande partita dando continuità alla prestazione offerta contro il Napoli e lasciandoci alle spalle l’inconveniente avuto contro l’Empoli. Barba e Iago Falque stanno meglio e vedremo se ci sarà la possibilità di portarli in panchina. Purtroppo i pronostici non ci danno salvi alla fine dell’anno e noi dobbiamo sovvertire il pronostico. Il nostro scudetto sarà mantenere la categoria. La squadra ha risposto bene fino adesso, possiamo ancora crescere. Ora ci aspettano due partite “fattibili”: il Verona ha una grande forza ma ci faremo trovare pronti. La mia squadra deve sempre avere l’abito da battaglia perché se non lo indossiamo abbiamo visto cosa succede come con l’Empoli. Sappiamo il tipo di partita che ci aspetta lunedì: ci vorrà fisico e spirito da battaglia. Quando gioco col Verona è sempre emozionante: il mio soprannome “Super Pippo” nacque dalla loro curva quando vincemmo una partita, in inferiorità numerica, con un mio gol. Mi lega a loro un bel ricordo della mia carriera. Viola non giocherà dal 1′: manca da 8 mesi e avrà bisogno di tempo. Moncini è a totale disposizione perché viene da una assenza breve ed è in forma. Spero di avere Viola in piena forma al più presto perché sappiamo cosa può darci in termini di qualità. Dalle prossime partite mi aspetto i punti perché di complimenti ce ne hanno fatti tanti ma non fanno classifica. Il Verona è una squadra da prendere ad esempio: faccio i complimenti a Juric per il gioco propositivo. Starà a noi dimostrare di essere alla loro altezza. Sulla formazione ho le idee chiare ma mi porto ancora qualche dubbio. Stiamo bene e tra poco avremo anche tutta la rosa a disposizione che mi porterà ad avere l’imbarazzo della scelta“.